martedì, giugno 09, 2009

"Al via piano di riduzione dell'inquinamento per centrale Enel Porto di Genova"

Riduzione della potenzialità della centrale Enel di Genova per diminuire gli ossidi di azoto in uscita e presentazione, entro sei mesi, di un piano di adeguamento che consenta il rispetto dei limiti più restrittivi imposti dalla normativa europea. In caso contrario, se entro cinque anni il piano di ambientalizzazione non venisse attuato, la centrale Enel di Genova dovrebbe spostarsi. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale per ottemperare all'introduzione della nuova autorizzazione integrata ambientale prevista a livello europeo per le centrali con una potenza termica di almeno 300 MW, che prescrive l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per ridurre l'inquinamento. Secondo quanto previsto dalla Giunta la centrale Enel di Genova deve, entro sei mesi, ridurre la sua potenza che oggi corrisponde a 360 MW e presentare, entro due anni un progetto di ambientalizzazione che prevede l'installazione di reattori di denitrificazione catalitica e di desolforatori. Impianti che al momento sarebbero difficilmente applicabili, secondo Enel, a causa del loro ingombro strutturale, del poco spazio disponibile e dei costi. "C'è sicuramente un problema di qualità dell'aria - spiega l'assessore regionale all'Ambiente, Franco Zunino - visto che attualmente le emissioni superano del 330% quelle che si avrebbero con l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e al contempo vi è la necessità di tutelare i lavoratori, per questo la Giunta prevede due anni di tempo per eseguire tutti gli interventi necessari per adeguarsi alla normativa nazionale e comunitaria. Se questo non avverrà la chiusura e la delocalizzazione dell'impianto verrà anticipata dal 2020 al 2014".

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