giovedì, marzo 03, 2011

“CINQUE ANNI DI FIONDA, CINQUE ANNI DI SUCCESSI”

Sabato 5 Marzo alle ore 17.15, presso il Cinema Teatro Ambra, in Via Archivolto del Teatro ad Albenga, il celeberrimo Antonio Ricci premierà con la “Fionda di legno 2011” Milena Gabanelli, giornalista ideatrice e conduttrice di “Report”, seguitissima e acclamata tramissione di Rai Tre.
Il premio viene assegnato annualmente dai “Fieui di caruggi” a chi, nella vita, ha saputo tirare “buone fiondate” contro le speculazioni, i soprusi, le violenze della nostra epoca. La manifestazione gode del patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di Savona e del Comune di Albenga, la cui Amministrazione partecipa fattivamente all’organizzazione dell’evento.
Si preannuncia un pomeriggio intenso e ricco di emozioni: nelle intenzioni degli organizzatori sarà una festa in onore di Milena Gabanelli, a riconoscimento del suo forte impegno civile e della sua onestà intellettuale. Tra gli artisti che si esibiranno sotto lo sguardo pungente di Antonio Ricci, ormai padrone di casa, il trio “Gente de ma’”, la chitarrista Marisa Fagnani, il coro “Artgroup” e Danila Satragno, cantante e jazzista di fama internazionale. Non mancheranno sorprese dell’ultimo momento.
Anche tra il pubblico si preannunciano presenze importanti come quella di Pepi Morgia ideatore e curatore di Sanremo Off e regista, oltre che grande amico, dei tour di Fabrizio De Andrè. Maestro di cerimonia sarà, come sempre, l’attore ingauno Mario Mesiano.
Un breve cenno all’albo doro del premio Fionda di legno è sufficiente a farne risaltare il valore: 2007, Antonio Ricci, quasi un premio alla carriera e per le fiondate a difesa dell’integrità del centro storico ingauno; 2008, il trio Balbontin – Ceccon – Casalino, per il loro tormentone “torta di riso finita”; 2009, Fabrizio De Andrè, alla memoria per una vita in direzione ostinata e contraria; 2010, Paolo Villaggio, fantozzianamente perseguitato dalla meganuvola del vulcano islandese. “La cosa più bella”, sottolinea Gino Rapa, ideatore della Fionda, “è che il premio non ha alcun valore venale, ma un forte significato simbolico e chi viene premiato non riceve alcun compenso o rimborso in denaro, calandosi così nello spirito dei Fieui di caruggi”.

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