
A dir poco paradossale la vicenda segnalata oggi dal Codacons e avvenuta a Catanzaro. Un utente muore, i figli chiedono alla Telecom il distacco della linea telefonica, ma l'azienda comunica che non può procedere senza un autocertificazione di morte da parte del defunto stesso. E quando questa autocertificazione non arriva, Telecom minaccia azioni legali contro il cittadino deceduto. Questi i fatti avvenuti solo pochi giorni fa: il signor Salvatore, residente a Catanzaro e intestatario di una linea telefonica, muore. I familiari dello scomparso inviano così alla Telecom la richiesta di cessazione dell'utenza, allegando come da prassi il certificato di morte e il codice fiscale del defunto.L'azienda telefonica riceve la documentazione e risponde inviando una comunicazione al defunto per informarlo di aver "tentato di contattarla telefonicamente nei giorni scorsi, purtroppo senza successo', e lo invita a spedire copia del certificato di morte ovvero - e qui si sconfina nella farsa - una "autocertificazione' debitamente sottoscritta da lui … il defunto stesso!!! Ovviamente tale documentazione è difficile da produrre, soprattutto per chi ormai è stato costretto a dire basta, e per sempre, alle stupidità umane. Nella stessa comunicazione Telecom manifesta inoltre "piena disponibilità' per le "future esigenze' sempre del povero defunto. Ovviamente i familiari del signor Salvatore non hanno potuto produrre la documentazione richiesta, e qui scatta un nuovo colpo di teatro da parte di Telecom. Una nuova lettera del gestore telefonico che minaccia gravi azioni giudiziarie nei confronti dell'estinto per la mancata produzione di quell'autocertificazione. Il Codacons - nella persona del responsabile calabrese, avv. Francesco Di Lieto - ha deciso così di rivolgersi alla Procura della Repubblica di Catanzaro denunciando la Telecom e chiedendo il risarcimento dei danni in favore dei parenti dello scomparso. "Il comportamento tenuto da Telecom - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - non è solo assurdo e paradossale, ma arrogante e privo di rispetto anche per la morte e per il dolore dei familiari dello scomparso. E la beffa è che il gestore ha anche ottenuto di recente l'aumento del canone a danno delle famiglie italiane'. (Fonte Codacons)
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