Prosegue il ciclo di conferenze intitolate “Incontri con la storia”, organizzato dalla Fondazione Gian Maria Oddi con la collaborazione del Centro Pannunzio, che ha lo scopo di sensibilizzare in modo particolare gli studenti delle classi terminali al complesso problema della storia e della storiografia. Una iniziativa, curata dal Prof. Pier Franco Quaglieni e dal Prof. Gianni Ballabio, che intende offrire un utile contributo alla formazione di base degli studenti, nella speranza che l'approccio agli studi storici, in senso lato culturali, sia sempre critico e lontano da schematismi precostituiti.
Venerdì 23 Marzo alle ore 20.45, nelle sale al terzo piano di Palazzo Oddo, in Via Roma ad Albenga, si terrà l’incontro con il Prof. Pier Franco Quaglieni “La storia è maestra di vita?”, coordinato dal Prof. Gianni Ballabio. L'iniziativa è aperta a tutti i cultori e appassionati di storia e agli studenti dell'ultimo anno delle scuole secondarie superiore per i quali verrà riconosciuto il credito formativo.
“Gli antichi ritenevano la storia maestra di vita, e la frase in effetti è di Cicerone”, anticipa il prof. Quaglieni, che è presidente della sezione italiana “Federico Chabob” della società internazionale di Storia contemporanea. “Chi sostiene che la storia maestra di vita, paragona la storia dell'umanità alla memoria del singolo individuo: ogni persona ricorda gli eventi più importanti della sua vita che costituiscono la sua esperienza vitale da cui trarre insegnamento. Nella memoria storica le vicende, gli amori, gli affetti, gli odi diventano date, battaglie, trattati di pace. La funzione della storia sarebbe quella di ricordare a tutti noi le azioni dei grandi uomini e/o delle masse, consentendoci di trarre spunto dalle grandi lezioni del passato stimolo e orientamento per il presente”.
“Ma in effetti”, prosegue “basterebbe constatare come gli uomini non abbiano tratto insegnamento dalle guerre che alla fine sono solo immensi massacri per vinti e vincitori e spesso non risolvono ma aggravano le divisioni e le rivalità attraverso paci effimere, basterebbe pensare che le guerre continuano ad essere combattute,per mettere in discussione il magistero della storia”.
“Machiavelli riteneva la storia maestra di vita”, nota ancora, “ma il suo contemporaneo Francesco Guicciardini gli obiettò che la storia non si ripete mai e che quindi non si possono ricavare esempi validi per il presente dal passato. Discuteremo con animo sgombro di pregiudizi un tema di capitale importanza non solo per gli storici,ma per la vita comune di tutti i cittadini: la funzione del passato nella nostra vita collettiva".
“Dopo il grande interesse suscitato dalla prima lezione su cosa sia e non sia la storia e su come si debba affrontare lo studio della stessa, il prof. Quaglieni svilupperà il complesso tema dell'utilità o meno degli esempi del passato per gli uomini del nostro tempo”, aggiunge a sua volta il prof. Gianni Ballabio. “L'argomento è affascinante, suggestivo e tale da suscitare riflessioni in tutti coloro che vogliono comprendere il senso autentico del passato e del presente”.
Venerdì 23 Marzo alle ore 20.45, nelle sale al terzo piano di Palazzo Oddo, in Via Roma ad Albenga, si terrà l’incontro con il Prof. Pier Franco Quaglieni “La storia è maestra di vita?”, coordinato dal Prof. Gianni Ballabio. L'iniziativa è aperta a tutti i cultori e appassionati di storia e agli studenti dell'ultimo anno delle scuole secondarie superiore per i quali verrà riconosciuto il credito formativo.
“Gli antichi ritenevano la storia maestra di vita, e la frase in effetti è di Cicerone”, anticipa il prof. Quaglieni, che è presidente della sezione italiana “Federico Chabob” della società internazionale di Storia contemporanea. “Chi sostiene che la storia maestra di vita, paragona la storia dell'umanità alla memoria del singolo individuo: ogni persona ricorda gli eventi più importanti della sua vita che costituiscono la sua esperienza vitale da cui trarre insegnamento. Nella memoria storica le vicende, gli amori, gli affetti, gli odi diventano date, battaglie, trattati di pace. La funzione della storia sarebbe quella di ricordare a tutti noi le azioni dei grandi uomini e/o delle masse, consentendoci di trarre spunto dalle grandi lezioni del passato stimolo e orientamento per il presente”.
“Ma in effetti”, prosegue “basterebbe constatare come gli uomini non abbiano tratto insegnamento dalle guerre che alla fine sono solo immensi massacri per vinti e vincitori e spesso non risolvono ma aggravano le divisioni e le rivalità attraverso paci effimere, basterebbe pensare che le guerre continuano ad essere combattute,per mettere in discussione il magistero della storia”.
“Machiavelli riteneva la storia maestra di vita”, nota ancora, “ma il suo contemporaneo Francesco Guicciardini gli obiettò che la storia non si ripete mai e che quindi non si possono ricavare esempi validi per il presente dal passato. Discuteremo con animo sgombro di pregiudizi un tema di capitale importanza non solo per gli storici,ma per la vita comune di tutti i cittadini: la funzione del passato nella nostra vita collettiva".
“Dopo il grande interesse suscitato dalla prima lezione su cosa sia e non sia la storia e su come si debba affrontare lo studio della stessa, il prof. Quaglieni svilupperà il complesso tema dell'utilità o meno degli esempi del passato per gli uomini del nostro tempo”, aggiunge a sua volta il prof. Gianni Ballabio. “L'argomento è affascinante, suggestivo e tale da suscitare riflessioni in tutti coloro che vogliono comprendere il senso autentico del passato e del presente”.
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