“Nonostante la crisi e le criticità ben note a tutti e che abbiamo evidenziato più volte anche alle Organizzazioni Sindacali, il Casinò è un’azienda sana, che necessita sicuramente di sviluppo e di interventi atti a questa finalità, ma che comunque continua a produrre ricchezza.
Nessuno può essere contento dei risultati e tantomeno il Cda. Ciononostante è giusto preservare anche la dignità dell’azienda e la correttezza dell’operato svolto e dire che nel 2010, nonostante soffra di mancanza di investimenti da trent’anni e abbia contratto nel solo ultimo anno quattro milioni di spese, il Casinò ha incassato, sommando tutti i giochi, quasi 75 milioni di euro.
La sua gestione è stata improntata su un’estrema razionalizzazione ed ottimizzazione, senza lasciare aperti spiragli a forme di elargizione del credito non controllate, che in passato avevano anche consentito incrementi di fatturato che non rispecchiavano l’oggettività della situazione.
L’azienda è sana, impostata su criteri di trasparenza, chiarezza e legalità, forse mai così applicati, con una gestione oculata, realistica e in linea con le scelte effettuate con l’azionista di riferimento.
Il management, così tanto criticato, ha capacità soggettive, lavora in squadra e gode della stima e fiducia del Cda.
Lo Snalc ben conosce quali sono state le problematiche che il Cda, passato e presente, ha dovuto affrontare relativamente a scelte manageriali blindate, che non ci possono essere attribuite.
Stiamo attendendo dal Comune le determinazioni sul piano degli investimenti che verrà inserito nel piano di impresa a cui stiamo lavorando e che ci permetterà di incidere sulla capacità reddituale dell’azienda.”
Nessuno può essere contento dei risultati e tantomeno il Cda. Ciononostante è giusto preservare anche la dignità dell’azienda e la correttezza dell’operato svolto e dire che nel 2010, nonostante soffra di mancanza di investimenti da trent’anni e abbia contratto nel solo ultimo anno quattro milioni di spese, il Casinò ha incassato, sommando tutti i giochi, quasi 75 milioni di euro.
La sua gestione è stata improntata su un’estrema razionalizzazione ed ottimizzazione, senza lasciare aperti spiragli a forme di elargizione del credito non controllate, che in passato avevano anche consentito incrementi di fatturato che non rispecchiavano l’oggettività della situazione.
L’azienda è sana, impostata su criteri di trasparenza, chiarezza e legalità, forse mai così applicati, con una gestione oculata, realistica e in linea con le scelte effettuate con l’azionista di riferimento.
Il management, così tanto criticato, ha capacità soggettive, lavora in squadra e gode della stima e fiducia del Cda.
Lo Snalc ben conosce quali sono state le problematiche che il Cda, passato e presente, ha dovuto affrontare relativamente a scelte manageriali blindate, che non ci possono essere attribuite.
Stiamo attendendo dal Comune le determinazioni sul piano degli investimenti che verrà inserito nel piano di impresa a cui stiamo lavorando e che ci permetterà di incidere sulla capacità reddituale dell’azienda.”
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