domenica, giugno 03, 2012

Consegnato il Premio Inquieto dell’anno agli abitanti de L’Aquila e a Ferruccio de Bortoli


E’ stato consegnato oggi alle 18,30, all’Auditorium di Santa Caterina a Finalborgo, il Premio Inquieto dell’anno al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, e agli abitanti dell’Aquila.
“Abbiamo messo le popolazioni colpite dal terremoto, a L'Aquila nel 2009 e nell'Emilia in questi giorni, al centro dell'attenzione della Festa. – dicono al Circolo degli Inquieti – Lo abbiamo fatto dedicando loro il concerto di Eugenio Bennato che si è svolto sabato sera, la conversazione con la rappresentanza degli abitanti de l'Aquila di oggi pomeriggio e la raccolta di fondi che si è tenuta nel corso della manifestazione”.
Proseguono: ”Il Premio Inquieto dell’anno è stato assegnato a de Bortoli perché, a differenza di molti operatori della comunicazione che appaiono impegnati a gareggiare con politicanti, tronisti e soubrette in sguaiataggine, arroganza e superficialità, lui conquista consensi con la sua eleganza culturale, con lo scritto e l’eloquio pacato. La persona Ferruccio de Bortoli rappresenta un’espressione dell’Inquietudine opposta alle riduzioni della stessa a enfasi o irrequietezza. Il suo gesto comunicativo non sta nella parola o nella frase sopra le righe ma nel paziente argomentare”.
Il Circolo, unitamente a Ferruccio de Bortoli, ha conferito un’attestazione di Inquietudine agli "Abitanti de L'Aquila" con l’intenzione di “contribuire a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni sul terremoto che il 6 aprile 2009 distrusse quella Città, perché si trovino, finalmente, le giuste soluzioni e non si propaghino con il dolore altri errori. Questo riconoscimento, deciso settimane fa, risulta ancor più pertinente in questi giorni in cui un altro devastante terremoto ha portato dolore e rovina in una larga area dell’Emilia”.
All’edizione 2012 della Festa dell’Inquietudine hanno partecipato, fra relatori ed ospiti, oltre cinquanta persone - personalità di primo piano del panorama scientifico, universitario, giornalistico e culturale italiano - e gli eventi proposti nei tre giorni sono stati una trentina.
Dice il sindaco di Finale Ligure, Flaminio Richeri: “C’è stata una grande partecipazione di pubblico, a segnalare come ormai questa manifestazione abbia ritagliato una sua nicchia di appassionati. L’alto livello culturale della Festa caratterizza ulteriormente Finale Ligure come città delle manifestazioni d’eccellenza”.
“E’ stata un’edizione “impegnata”, seria come richiede la situazione del Paese - commenta il presidente del Circolo degli Inquieti, Elio Ferraris – Il filo conduttore è stato il rapporto tra l’inquietudine e il potere e il programma è stato strutturato per cercare di svelare la duplicità del potere: potere che è dentro noi e potere che è fuori di noi. Le iniziative che si sono susseguite senza un attimo di sosta sono servite a dipanarne il groviglio di significati e correlazioni, coinvolgendo i partecipanti in dibattiti, incontri, concerti, aperitivi psicologici, mostre”.

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