Proseguono a Loano i festeggiamenti per l’Anno Giubilare nel 750° di fondazione della Confraternita dei Disciplinanti Bianchi di San Giovanni Battista.
Domenica 22 aprile, in occasione della Festa della Madonna delle Grazie, si svolgerà una celebrazione straordinaria della ricorrenza religiosa con la presenza del Vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia, S.E.R. Mons. Mario Oliveri.
Nell’Oratorio di San Giovanni Battista, alle ore 16.30, saranno cantati i Vespri Solenni. Seguirà alle ore 17.00, nella Parrocchia S.G. Battista, la Messa Solenne con la presenza di S.E.R. il Vescovo.
Alle ore 18.00 nelle vie cittadine, prenderà il via la Processione con la partecipazione di tutte le Comunità Eclesiali loanesi, che porteranno in spalla le casse delle statue cittadine rappresentanti la figura della Madonna. Saranno undici le casse che sfileranno: la Natività di Maria Santissima della Parrocchia di Verzi, Maria Bambina (presentazione di Maria Vergine al Tempio) della chiesa del Loreto, Madonna della Mercede della Chiesa delle “Rolandette”, Madonna del Carmine del Convento di Monte Carmelo, Madonna dell’Ulivo della Chiesa di San Damiano, Madonna della Consolazione del Convento di Sant’Agostino, Immacolata Concezione del Convento Parrocchia dei Padri Cappuccini, Madonna degli Angeli dalla chiesa di Reg. Prigliani a Borghetto portata dalla parrocchia di San Pio X, Madonna del Rosario dalla Confraternita delle Cappe Turchine, Madonna di Lourdes dalla Parrocchia di San Giovanni Battista, Madonna delle Grazie dalla Confraternita delle Cappe Bianche. L'ordine di sfilata sarà quello delle feste liturgiche: davanti l'Immacolata Concezione per terminare con Maria Bambina e la Presentazione della B.V. Maria al Tempio. Chiuderà la Processione la cassa che ricorda la festa del giorno, cioè la Madonna delle Grazie. Sfileranno anche i “Cristi” delle due confraternite loanesi e i rappresentanti di oltre 30 confraternite liguri con i loro stendardi. La processione sarà accompagnata dalle note dell'Associazione Musicale Santa Maria Immacolata di Loano.
“Le celebrazioni per il 750° di fondazione della Confraternita dei Disciplinanti Bianchi di San Giovanni Battista rappresentano – dice il Sindaco di Loano, Luigi Pignocca – una importante ricorrenza per la nostra comunità, che si ritroverà per ricordare le proprie radici storiche e la propria identità. La Confraternita delle Cappe Bianche ha saputo mantenere viva la tradizione del sodalizio, che ancora oggi testimonia una profonda fede e spiritualità. Ringrazio i confratelli che hanno predisposto un programma di funzioni liturgiche e di processioni dedicate allo speciale Anno Giubilare. Per l’occasione è stato anche realizzato un logo che racchiude sinteticamente la spiritualità della Confraternita. Nella Processione di domenica saranno impegnati oltre 200 portatori. Si tratta di un evento religioso straordinario nella storia e nella tradizione loanese, infatti è dal 24 Giugno 1945 che non sfilano così tante statue per le vie cittadine. In quella data, festa di San Giovanni Battista Santo Patrono della città, in segno di ringraziamento per la fine della Seconda Guerra Mondiale, sfilarono tutte le statue presenti nelle chiese cittadine.”
La confraternita di San Giovanni Battista, detta dei Bianchi, nasce nel 1262, un anno prima che il vescovo di Albenga, monsignor Lanfranco Dinegro, concedesse in feudo ad Oberto Doria, capitano del popolo di Genova, i beni vescovili di Loano.
Le radici della confraternita, che ha scopi devozionali e caritatevoli, risalgono quindi al Medioevo, quando i loanesi si dedicavano prevalentemente all’agricoltura e alla pesca, vivendo per la maggior parte del loro tempo isolati. Le riunioni della Confraternita erano quindi occasione di incontro religioso e sociale.
Da documenti storici del tempo risulta l’intitolazione della chiesa alla Madonna e a San Giovanni Battista, fondamento spirituale della Confraternita, che conserva il ricordo delle feste più antiche, quelle della Madonna delle Grazie e di San Giovanni Battista.
Il Seicento portò nell’Oratorio le reliquie delle Ceneri di San Giovanni Battista, con relativa festa con triduo e processione nella domenica “infra octavam Ascensionis”, mentre dal 1786 si festeggia il S.S. Nome di Maria con novena e processione. Al giorno d’oggi è la festa più conosciuta di quelle celebrate dalla Confraternita.
La statua della Madonna delle Grazie
La statua è collocata nella nicchia del primo altare a destra. Fu scolpita dal genovese Giambattista Garaventa su ordinazione dell’Oratorio delle Cappe Bianche che l’acquistò al prezzo di £ 1.400 versate in diverse rate in riferimento allo stato di avanzamento dell’opera.
A lavoro ultimato la scultura è stata portata a Loano e fece il suo ingresso nella Chiesa il 22 giugno 1841.
La statua, in legno scolpito, intagliato, dipinto, dorato e argentato, è composta da una base raffigurante una nube argentata su cui poggiano due angioletti dalle ali variopinte e dorate, uno dei quali bacia il piede della Vergine.
Al centro la Vergine (veste rossa con mazzetti di fiori dorati, manto blu con piccoli fiori dorati, velo-manto bianco dorato internamente) con il braccio sinistro tiene il Bambino che è seduto sulla gamba sinistra; alla sua destra un angioletto (cinto da un drappo dorato) reca un cestino di palme intrecciate; a destra della nube spunta la testa di un cherubino.
La critica artistica fa rientrare questa scultura in una produzione di tipo devozionale avulsa dal contesto della produzione figurativa del tempo (metà secolo XIX), caratterizzata da immagini semplici, immediatamente leggibili nella loro elementarità (cfr. F. Franchini Guelfi “Le Casacce”).
Nel 1871, trent’anni dopo, è stata predisposta una raggiera in legno intagliato e dorato che viene inserita nella statua in occasione della festa e della processione solenne, ogni 12 settembre, in onore della Madonna.
La raggiera, opera di artigianato locale, è stata eseguita grazie alle oblazioni dei confratelli e consorelle, promossa dall’allora sotto-priore Giobatta Viziano.
Sempre in occasione della festa viene collocata sul capo della statua di N.S. delle Grazie una corona in argento sbalzato, cesellato, dorato e fuso con pietre preziose di colore verde, bianche, viola e rosse. Sul bordo della corona il punzone croce dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Domenica 22 aprile, in occasione della Festa della Madonna delle Grazie, si svolgerà una celebrazione straordinaria della ricorrenza religiosa con la presenza del Vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia, S.E.R. Mons. Mario Oliveri.
Nell’Oratorio di San Giovanni Battista, alle ore 16.30, saranno cantati i Vespri Solenni. Seguirà alle ore 17.00, nella Parrocchia S.G. Battista, la Messa Solenne con la presenza di S.E.R. il Vescovo.
Alle ore 18.00 nelle vie cittadine, prenderà il via la Processione con la partecipazione di tutte le Comunità Eclesiali loanesi, che porteranno in spalla le casse delle statue cittadine rappresentanti la figura della Madonna. Saranno undici le casse che sfileranno: la Natività di Maria Santissima della Parrocchia di Verzi, Maria Bambina (presentazione di Maria Vergine al Tempio) della chiesa del Loreto, Madonna della Mercede della Chiesa delle “Rolandette”, Madonna del Carmine del Convento di Monte Carmelo, Madonna dell’Ulivo della Chiesa di San Damiano, Madonna della Consolazione del Convento di Sant’Agostino, Immacolata Concezione del Convento Parrocchia dei Padri Cappuccini, Madonna degli Angeli dalla chiesa di Reg. Prigliani a Borghetto portata dalla parrocchia di San Pio X, Madonna del Rosario dalla Confraternita delle Cappe Turchine, Madonna di Lourdes dalla Parrocchia di San Giovanni Battista, Madonna delle Grazie dalla Confraternita delle Cappe Bianche. L'ordine di sfilata sarà quello delle feste liturgiche: davanti l'Immacolata Concezione per terminare con Maria Bambina e la Presentazione della B.V. Maria al Tempio. Chiuderà la Processione la cassa che ricorda la festa del giorno, cioè la Madonna delle Grazie. Sfileranno anche i “Cristi” delle due confraternite loanesi e i rappresentanti di oltre 30 confraternite liguri con i loro stendardi. La processione sarà accompagnata dalle note dell'Associazione Musicale Santa Maria Immacolata di Loano.
“Le celebrazioni per il 750° di fondazione della Confraternita dei Disciplinanti Bianchi di San Giovanni Battista rappresentano – dice il Sindaco di Loano, Luigi Pignocca – una importante ricorrenza per la nostra comunità, che si ritroverà per ricordare le proprie radici storiche e la propria identità. La Confraternita delle Cappe Bianche ha saputo mantenere viva la tradizione del sodalizio, che ancora oggi testimonia una profonda fede e spiritualità. Ringrazio i confratelli che hanno predisposto un programma di funzioni liturgiche e di processioni dedicate allo speciale Anno Giubilare. Per l’occasione è stato anche realizzato un logo che racchiude sinteticamente la spiritualità della Confraternita. Nella Processione di domenica saranno impegnati oltre 200 portatori. Si tratta di un evento religioso straordinario nella storia e nella tradizione loanese, infatti è dal 24 Giugno 1945 che non sfilano così tante statue per le vie cittadine. In quella data, festa di San Giovanni Battista Santo Patrono della città, in segno di ringraziamento per la fine della Seconda Guerra Mondiale, sfilarono tutte le statue presenti nelle chiese cittadine.”
La confraternita di San Giovanni Battista, detta dei Bianchi, nasce nel 1262, un anno prima che il vescovo di Albenga, monsignor Lanfranco Dinegro, concedesse in feudo ad Oberto Doria, capitano del popolo di Genova, i beni vescovili di Loano.
Le radici della confraternita, che ha scopi devozionali e caritatevoli, risalgono quindi al Medioevo, quando i loanesi si dedicavano prevalentemente all’agricoltura e alla pesca, vivendo per la maggior parte del loro tempo isolati. Le riunioni della Confraternita erano quindi occasione di incontro religioso e sociale.
Da documenti storici del tempo risulta l’intitolazione della chiesa alla Madonna e a San Giovanni Battista, fondamento spirituale della Confraternita, che conserva il ricordo delle feste più antiche, quelle della Madonna delle Grazie e di San Giovanni Battista.
Il Seicento portò nell’Oratorio le reliquie delle Ceneri di San Giovanni Battista, con relativa festa con triduo e processione nella domenica “infra octavam Ascensionis”, mentre dal 1786 si festeggia il S.S. Nome di Maria con novena e processione. Al giorno d’oggi è la festa più conosciuta di quelle celebrate dalla Confraternita.
La statua della Madonna delle Grazie
La statua è collocata nella nicchia del primo altare a destra. Fu scolpita dal genovese Giambattista Garaventa su ordinazione dell’Oratorio delle Cappe Bianche che l’acquistò al prezzo di £ 1.400 versate in diverse rate in riferimento allo stato di avanzamento dell’opera.
A lavoro ultimato la scultura è stata portata a Loano e fece il suo ingresso nella Chiesa il 22 giugno 1841.
La statua, in legno scolpito, intagliato, dipinto, dorato e argentato, è composta da una base raffigurante una nube argentata su cui poggiano due angioletti dalle ali variopinte e dorate, uno dei quali bacia il piede della Vergine.
Al centro la Vergine (veste rossa con mazzetti di fiori dorati, manto blu con piccoli fiori dorati, velo-manto bianco dorato internamente) con il braccio sinistro tiene il Bambino che è seduto sulla gamba sinistra; alla sua destra un angioletto (cinto da un drappo dorato) reca un cestino di palme intrecciate; a destra della nube spunta la testa di un cherubino.
La critica artistica fa rientrare questa scultura in una produzione di tipo devozionale avulsa dal contesto della produzione figurativa del tempo (metà secolo XIX), caratterizzata da immagini semplici, immediatamente leggibili nella loro elementarità (cfr. F. Franchini Guelfi “Le Casacce”).
Nel 1871, trent’anni dopo, è stata predisposta una raggiera in legno intagliato e dorato che viene inserita nella statua in occasione della festa e della processione solenne, ogni 12 settembre, in onore della Madonna.
La raggiera, opera di artigianato locale, è stata eseguita grazie alle oblazioni dei confratelli e consorelle, promossa dall’allora sotto-priore Giobatta Viziano.
Sempre in occasione della festa viene collocata sul capo della statua di N.S. delle Grazie una corona in argento sbalzato, cesellato, dorato e fuso con pietre preziose di colore verde, bianche, viola e rosse. Sul bordo della corona il punzone croce dei Santi Maurizio e Lazzaro.
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