Alle 12,45 di venerdì scorso, un sorvegliante dei magazzini Coin di Corso Matteotti richiedeva l’intervento di personale di questo Commissariato in quanto segnalava un furto ad opera di due giovani donne con accento francese, che avevano asportato diversa merce dal centro commerciale.
Giunti sul luogo gli agenti venivano informati dal predetto che due donne di mezza età dall’aspetto giovanile ed elegante e delle quali forniva una esauriente descrizione, che avevano probabilmente asportato diversa merce in quanto una di esse era stata vista uscire con un voluminoso borsone; nei camerini, inoltre, egli stesso aveva rinvenuto delle placche antitaccheggio danneggiate.
Aggiungeva, inoltre, di aver seguito una delle due che si era fermata in Via Roma, prendendo posto in una vettura con targa francese.
A questo punto gli agenti della squadra investigativa coadiuvati dalle pattuglie del poliziotto di quartiere, si mettevano alla ricerca delle due donne.
Pur non essendoci tracce delle stesse, gli operatori riuscivano, però, a rintracciare la vettura segnalata, nel frattempo lasciata parcheggiata regolarmente in questo lungomare delle nazioni.
Lì veniva predisposto un servizio di osservazione teso al rintraccio delle ladre.
L’attesa non era vana in quanto, nel tardo pomeriggio di quel giorno, una giovane donna dalle fattezze maghrebine, poi risultata completamente estranea ai fatti, veniva vista entrare nella vettura e pertanto immediatamente bloccata dagli agenti che osservavano la scena.
Il sommario controllo cui veniva sottoposto il veicolo, dava esito positivo in quanto all’interno dell’abitacolo veniva rinvenuto materiale atto alla consumazione di tale tipologia di furti.
Infatti, si procedeva al sequestro di una pinza calamitata utilizzata per asportare, senza danneggiare la merce, i dispositivi antitaccheggio diffusi nei negozi, alcuni chiodi di serraggio di tali dispositivi nonché capi di abbigliamento e confezioni di creme per il corpo.
Gli agenti, quindi, ascoltavano quanto la donna avesse da dire e la stessa raccontava di essere stata pregata da due sue amiche di venire a Sanremo da Nizza con loro per ritirare la macchina rimasta a Sanremo, adducendo quale scusa che una delle due era seguita dal marito che aveva scoperto una relazione amorosa della moglie con un fantomatico italiano. La giovane riferiva anche che le amiche la stavano attendendo poco lontano per il ritorno a Nizza.
Le due complici, successivamente identificate per B.K, 39 enne algerina in possesso di soggiorno dello stato francese e S.N., 38 enne francese di Nizza, venivano fermate nei pressi della vecchia stazione e denunciate in stato di libertà per furto aggravato in concorso ed al termine delle formalità di rito, riammesse in Francia.
La merce asportata veniva restituita agli aventi diritto.
(nelle foto il dispositivo utilizzato per l’asportazione delle placchette anti furto)
Giunti sul luogo gli agenti venivano informati dal predetto che due donne di mezza età dall’aspetto giovanile ed elegante e delle quali forniva una esauriente descrizione, che avevano probabilmente asportato diversa merce in quanto una di esse era stata vista uscire con un voluminoso borsone; nei camerini, inoltre, egli stesso aveva rinvenuto delle placche antitaccheggio danneggiate.
Aggiungeva, inoltre, di aver seguito una delle due che si era fermata in Via Roma, prendendo posto in una vettura con targa francese.
A questo punto gli agenti della squadra investigativa coadiuvati dalle pattuglie del poliziotto di quartiere, si mettevano alla ricerca delle due donne.
Pur non essendoci tracce delle stesse, gli operatori riuscivano, però, a rintracciare la vettura segnalata, nel frattempo lasciata parcheggiata regolarmente in questo lungomare delle nazioni.
Lì veniva predisposto un servizio di osservazione teso al rintraccio delle ladre.
L’attesa non era vana in quanto, nel tardo pomeriggio di quel giorno, una giovane donna dalle fattezze maghrebine, poi risultata completamente estranea ai fatti, veniva vista entrare nella vettura e pertanto immediatamente bloccata dagli agenti che osservavano la scena.
Il sommario controllo cui veniva sottoposto il veicolo, dava esito positivo in quanto all’interno dell’abitacolo veniva rinvenuto materiale atto alla consumazione di tale tipologia di furti.
Infatti, si procedeva al sequestro di una pinza calamitata utilizzata per asportare, senza danneggiare la merce, i dispositivi antitaccheggio diffusi nei negozi, alcuni chiodi di serraggio di tali dispositivi nonché capi di abbigliamento e confezioni di creme per il corpo.
Gli agenti, quindi, ascoltavano quanto la donna avesse da dire e la stessa raccontava di essere stata pregata da due sue amiche di venire a Sanremo da Nizza con loro per ritirare la macchina rimasta a Sanremo, adducendo quale scusa che una delle due era seguita dal marito che aveva scoperto una relazione amorosa della moglie con un fantomatico italiano. La giovane riferiva anche che le amiche la stavano attendendo poco lontano per il ritorno a Nizza.
Le due complici, successivamente identificate per B.K, 39 enne algerina in possesso di soggiorno dello stato francese e S.N., 38 enne francese di Nizza, venivano fermate nei pressi della vecchia stazione e denunciate in stato di libertà per furto aggravato in concorso ed al termine delle formalità di rito, riammesse in Francia.
La merce asportata veniva restituita agli aventi diritto.
(nelle foto il dispositivo utilizzato per l’asportazione delle placchette anti furto)
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