mercoledì, aprile 04, 2012

La Polizia di Stato contrasta il fenomeno dell'immigrazione clandestina

Da alcune settimane il Commissariato della Polizia di Stato di Sanremo sta effettuando servizi mirati a monitorare il fenomeno degli appartamenti affittati ad extracomunitari di etnia senegalese regolari che a loro volta ospitano un numero variabile di connazionali clandestini, i quali “lavorano” sul territorio cittadino nella vendita al dettaglio di materiale con marchio contraffatto.
Questa notte - si legge in una nota stampa - personale della squadra investigativa e del poliziotto di quartiere ha fatto irruzione in un appartamento situato in questa via Martiri della Libertà, ove vi era fondato sospetto che si trovassero clandestini di etnia africana e materiale contraffatto.
Nell’abitazione venivano reperiti cinque giovani immigrati originari del Senegal, uno solo dei quali, M.M., 20 enne, regolare sul territorio nazionale ed in possesso di permesso di soggiorno. Gli altri quattro connazionali erano tutti clandestini e dediti alla vendita di griffe contraffatte, come dimostrato dal sequestro di alcuni borsoni contenenti pelletterie con marchio contraffatto delle più prestigiose griffe di moda.
Per tali motivi, i quattro stranieri irregolari venivano tutti accompagnati presso la sede del Commissariato ove venivano foto segnalati e controllati all’archivio Afis e trattenuti presso l’area amministrativa in attesa delle risultanze.
Le successive attività investigative esperite dai poliziotti consentivano di accertare che l’abitazione in parola era stata affittata “in nero” da una donna del Bangladesh abitante a Bordighera, non conosciuta dal conduttore e che era stata contattata da M.M. attraverso un numero di cellulare -ottenuto dopo una serie di contatti come nelle migliori “spy story”-.
La donna, senza premurarsi di accertare chi fosse la persona a cui affittava l’appartamento, aveva dato successivamente appuntamento al giovane straniero nei pressi della stazione di Bordighera.
All’incontro si presentava uno dei clandestini, che versava ala donna sconosciuta, ma adesso identificata, una somma di mille euro pari a due mensilità di affitto, accordandosi con lo stesso sulle successive pigioni, tutte rigorosamente senza contratto e ricevute, da pagarsi entro il 15 di ogni mese.
Stante ciò, ritenendo la donna responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, l’appartamento veniva posto sotto sequestro preventivo ai sensi dell’articolo 321 del Codice di Procedura Penale e la donna veniva sottoposta ad indagini.
L’attività in argomento conferma ancora una volta che, a dispetto delle proteste che si levano da parte dei cittadini nei confronti del fenomeno della vendita illecita di materiale sottoposto a contraffazione, il fenomeno è ancora diffuso in questo centro proprio grazie ad alcuni proprietari di immobili che, pur di trarre lucro, sfruttano ed agevolano la condizione di illegalità nella quale si trovano cittadini senegalesi, che in questo modo trovano riparo per sé e per la merce contraffatta e danno anche ospitalità ad altri connazionali clandestini.
Debellare tale fenomeno rientra tra le priorità di questo Commissariato, che sta svolgendo mirate attività finalizzate proprio al sequestro, strumentale alla confisca, di tali appartamenti.

Nessun commento: