Giovedì 8 Marzo alle ore 21.00, presso l’Auditorium San Carlo in Via Roma ad Albenga, si svolgerà “La Luna e la Coppa - Attraverso il femminino sacro”, iniziativa organizzata dall’Aispes (Associazione Internazionale per lo Studio del Pensiero Esoterico e Simbolico), con la collaborazione e il patrocinio dell’Ufficio Cultura del Comune di Albenga e della Palazzo Oddo Srl, che prevede gli interventi dei docenti Sonia Barillari (UNIGE – Filologia Romanza), Ida Li Vigni (UNIGE – Storia del Pensiero Scientifico), Paolo Aldo Rossi (UNIGE – Storia del Pensiero Scientifico), Massimo Angelini (UNIGE – Storia del Pensiero Scientifico) e Gianni Ballabio, componente del Consiglio di Amministrazione della Palazzo Oddo Srl, con letture di Amelia Conte.
“Non abbiamo trovato un modo migliore per rendere omaggio alla ‘Miglior Metà del Cielo’, che dedicare un incontro alla sua sacralità, ed è proprio per questo che lo abbiamo intitolato ‘la Luna e la Coppa’, ambedue potenti simboli del Femminile”, dichiara Maurizio Natoli, organizzatore dell’evento. “L’una per la sua attitudine ricettiva e sacerdotale, l’altra per la sua ciclicità, la sua natura ‘argentea’, la sua potenza smisurata, tale da muovere tutte le acque e risvegliare tutti i semi, nei cicli eterni della nascita e del rinnovamento”.
“Incomprensibili forze misteriose muovono le ragioni delle Donne, talmente incomprensibili che sovente il maschi ne hanno paura, ed è proprio dalla paura che nascono i roghi, che purtroppo continuano a gettare una luce sinistra, sia ieri come oggi”, prosegue. “Ed è proprio questa l’idea dell’ incontro: illuminare di un po’ di luce ‘buona’ il rapporto intimo e speciale che sicuramente il Creatore ha con la Donna, a nostro parere più che con l’uomo, tanto che proprio ad essa ha affidato la responsabilità della continuazione della specie...”.
Ad introdurre la serata sarà Gianni Ballabio, con una riflessione sul significato della data ‘fatidica’, tradizionalmente legata ad un doloroso ed atroce fatto di cronaca. Paolo Aldo Rossi (Storia del Pensiero Scientifico – Università di Genova) ha intitolato il suo intervento ‘Le Donne sono venute in Eccellenza’ proprio per porre l’accento sul fatto che la presenza stessa della Donna (non evidentemente nel senso di ‘femmina’ della specie) sia per l’uomo una sorta di ‘simbolo’ (in senso strettamente etimologico) delle grandi tensioni del Creato.
Ida Li Vigni (Storia del Pensiero Scientifico – Università di Genova) presenterà una riflessione dal titolo ‘La Donna ed il Sacro: sante o eretiche?’, “che si pone l’obiettivo di raccontare il ‘furor mistico’ che ha posto alcune grandi donne del passato su una strada privilegiata nel contatto col Divino, immediatamente negata e dichiarata eterodossa dall’imperante cultura maschilista, e che ha avuto come conseguenze da una parte l’attribuzione di alcuni caratteri forzatamente ‘maschili’ al volere e all’agire della divinità, e dall’altra un forzato allontanamento - solo apparente, per fortuna - del femminile rispetto l’esegesi ‘ortodossa’”, nota ancora Natoli. “A tal proposito Ida scrive, citando Lamprecht di Regensburg che descriveva così la tensione spirituale che animava le sante del Medioevo: ‘...Essere libere da se stesse e da tutte le cose, vedere e sapere senza mediazione cos’è Dio...’”.
Sonia Barillari (Filologia Romanza – Università di Genova) presenterà un intervento sulla Sibilla Picena, personaggio ad ora avvolto nel mistero, riconducibile forse alle misteriose ‘fate’ dei monti Sibillini, che attraversa con la sua presenza la storia antica e medioevale, sino ai giorni nostri, almeno come forma archetipale.
Massimo Angelini (Storia del Pensiero Scientifico – Università di Genova) che si definisce ‘Coltivatore d' idee nell'orto dove la vita di tutti i giorni s'incontra con la metafisica, ruralista, storico della cultura e fabbricante di lunari ’ proporrò un intervento dal titolo ‘La Sacralità del Corpo e il suo Oblio’, ovvero come la scellerata interpretazione di alcune posizioni – considerate ‘ortodosse’ - abbiano progressivamente allontanato la Donna dai suoi ritmi naturali, sino alla definitiva abnegazione della corporeità e l’allontanamento della concezione ‘sacrale’ del corpo, un tempo comune, presso gli antichi.
La Beatrice che accompagnerà col suo ‘epos’ e farà da fil rouge attraverso le parole di grandi Poeti – sia uomini che donne, naturalmente – sarà Amelia Conte, intensa e straordinaria interprete di parole e sentimenti, che da Saffo a Pessoa descrivono e celebrano il variegato mondo che si nasconde, spesso per troppo pudore, dietro l’affascinante mondo femminile.
Appuntamento all’auditorium S. Carlo, - Palazzo Oddo – l’8 Marzo 2012 alle ore 21.00.
“Non abbiamo trovato un modo migliore per rendere omaggio alla ‘Miglior Metà del Cielo’, che dedicare un incontro alla sua sacralità, ed è proprio per questo che lo abbiamo intitolato ‘la Luna e la Coppa’, ambedue potenti simboli del Femminile”, dichiara Maurizio Natoli, organizzatore dell’evento. “L’una per la sua attitudine ricettiva e sacerdotale, l’altra per la sua ciclicità, la sua natura ‘argentea’, la sua potenza smisurata, tale da muovere tutte le acque e risvegliare tutti i semi, nei cicli eterni della nascita e del rinnovamento”.
“Incomprensibili forze misteriose muovono le ragioni delle Donne, talmente incomprensibili che sovente il maschi ne hanno paura, ed è proprio dalla paura che nascono i roghi, che purtroppo continuano a gettare una luce sinistra, sia ieri come oggi”, prosegue. “Ed è proprio questa l’idea dell’ incontro: illuminare di un po’ di luce ‘buona’ il rapporto intimo e speciale che sicuramente il Creatore ha con la Donna, a nostro parere più che con l’uomo, tanto che proprio ad essa ha affidato la responsabilità della continuazione della specie...”.
Ad introdurre la serata sarà Gianni Ballabio, con una riflessione sul significato della data ‘fatidica’, tradizionalmente legata ad un doloroso ed atroce fatto di cronaca. Paolo Aldo Rossi (Storia del Pensiero Scientifico – Università di Genova) ha intitolato il suo intervento ‘Le Donne sono venute in Eccellenza’ proprio per porre l’accento sul fatto che la presenza stessa della Donna (non evidentemente nel senso di ‘femmina’ della specie) sia per l’uomo una sorta di ‘simbolo’ (in senso strettamente etimologico) delle grandi tensioni del Creato.
Ida Li Vigni (Storia del Pensiero Scientifico – Università di Genova) presenterà una riflessione dal titolo ‘La Donna ed il Sacro: sante o eretiche?’, “che si pone l’obiettivo di raccontare il ‘furor mistico’ che ha posto alcune grandi donne del passato su una strada privilegiata nel contatto col Divino, immediatamente negata e dichiarata eterodossa dall’imperante cultura maschilista, e che ha avuto come conseguenze da una parte l’attribuzione di alcuni caratteri forzatamente ‘maschili’ al volere e all’agire della divinità, e dall’altra un forzato allontanamento - solo apparente, per fortuna - del femminile rispetto l’esegesi ‘ortodossa’”, nota ancora Natoli. “A tal proposito Ida scrive, citando Lamprecht di Regensburg che descriveva così la tensione spirituale che animava le sante del Medioevo: ‘...Essere libere da se stesse e da tutte le cose, vedere e sapere senza mediazione cos’è Dio...’”.
Sonia Barillari (Filologia Romanza – Università di Genova) presenterà un intervento sulla Sibilla Picena, personaggio ad ora avvolto nel mistero, riconducibile forse alle misteriose ‘fate’ dei monti Sibillini, che attraversa con la sua presenza la storia antica e medioevale, sino ai giorni nostri, almeno come forma archetipale.
Massimo Angelini (Storia del Pensiero Scientifico – Università di Genova) che si definisce ‘Coltivatore d' idee nell'orto dove la vita di tutti i giorni s'incontra con la metafisica, ruralista, storico della cultura e fabbricante di lunari ’ proporrò un intervento dal titolo ‘La Sacralità del Corpo e il suo Oblio’, ovvero come la scellerata interpretazione di alcune posizioni – considerate ‘ortodosse’ - abbiano progressivamente allontanato la Donna dai suoi ritmi naturali, sino alla definitiva abnegazione della corporeità e l’allontanamento della concezione ‘sacrale’ del corpo, un tempo comune, presso gli antichi.
La Beatrice che accompagnerà col suo ‘epos’ e farà da fil rouge attraverso le parole di grandi Poeti – sia uomini che donne, naturalmente – sarà Amelia Conte, intensa e straordinaria interprete di parole e sentimenti, che da Saffo a Pessoa descrivono e celebrano il variegato mondo che si nasconde, spesso per troppo pudore, dietro l’affascinante mondo femminile.
Appuntamento all’auditorium S. Carlo, - Palazzo Oddo – l’8 Marzo 2012 alle ore 21.00.
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