Due nuovi incontri d'autore dedicati agli "scrittori di Liguria" - anche per questo inizio 2011 - proposti da Diego Marangon e organizzati dall'Associazione Culturale Liber Theatrum, in collaborazione con la libreria Casella e con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Ventimiglia.
Gli appuntamenti si terranno nella bella cornice della rinnovata Civica Biblioteca Aprosiana presso il Chiostro di Sant'Agostino nel centro di Ventimiglia, in via Cavour 61.
Si comincerà sabato 5 febbraio alle ore 17.00 con la prima presentazione nazionale del nuovissimo romanzo di Marino MAGLIANI dal titolo assolutamente accattivante: "La spiaggia dei cani romantici" pubblicato da Instar libri. Ad introdurre l'autore il Prof. Francesco Improta.
Grande attesa per l'ultimo lavoro di Magliani, nato in un paesino della Val Prino, nell’entroterra di Imperia, ma da molto tempo ormai stabilitosi sulla costa olandese, dopo avere vissuto una decina d'anni tra Spagna e Sudamerica.
E proprio dalla pampa Argentina si dipana la storia di un ragazzo, Almeja, il cui nonno paterno era di origini del ponente ligure. Attratto dal miraggio dell'Europa dei suoi antenati, che in molti, soprattutto italiani, hanno abbandonato per attraversare nei decenni passati l'Oceano Atlantico a cercare fortuna in America del Sud, in particolare proprio in Argentina, ad inizio anni ’80 decide di intraprendere il viaggio inverso. Il protagonista dopo avere tentato la fortuna con il gioco del calcio venendo in Italia, finirà anche lui però in Spagna, come tanti altri suoi coetanei, a trascorrere le notti infinite nella bolgia delle discoteche della Costa Brava, a Lloret de Mar per la precisione: l’equivalente delle italiane Rimini, Riccione e altre località estive della nostra costa adriatica. Qui le nazionalità che si incrociano sono numerose, ma in particolare quella inglese e argentina hanno incontri conflittuali e risvolti strettamente legati alla allora recente e poco celebrata guerra delle Malvinas/Falkland, combattuta da marzo a giugno del 1982. Una guerra che ha lasciato segni indelebili soprattutto negli sconfitti ragazzi sudamericani, che vivono le vacanze estive anche come un'occasione di riscatto e di vendetta nei confronti dei coetanei britannici. A distanza di più di trent’anni, una giornalista olandese andrà alla ricerca di alcuni dei protagonisti di quell’epoca e, inevitabilmente, “alzerà il coperchio” su storie e conflitti che sembravano dimenticati.
Una nuova bella prova, quest'ultima di Magliani che, dopo aver pubblicato per Longanesi Quella notte a Dolcedo e La tana degli alberibelli, ritrova forse tutta la sua freschezza e felicità di scrittura che lo avevano fatto scoprire e conoscere con Quattro giorni per non morire e Il collezionista di tempo, pubblicati per Sironi.
Secondo appuntamento in programma, quello alla stessa ora di sabato 19 febbraio con "il ventre del pitone" di Enzo BARBABA' pubblicato da Editrice Missionaria Italiana. Ad introdurre l'autore, di origini siciliane ma ormai ligure di adozione, francesista con la passione per l’Africa, la scrittrice burkinabè di lingua italiana Marie Reine Toe, a conferma dello stretto rapporto che lo lega al continente nero, dove ha vissuto lavorando come operatore culturale alcuni anni.
Gli appuntamenti si terranno nella bella cornice della rinnovata Civica Biblioteca Aprosiana presso il Chiostro di Sant'Agostino nel centro di Ventimiglia, in via Cavour 61.
Si comincerà sabato 5 febbraio alle ore 17.00 con la prima presentazione nazionale del nuovissimo romanzo di Marino MAGLIANI dal titolo assolutamente accattivante: "La spiaggia dei cani romantici" pubblicato da Instar libri. Ad introdurre l'autore il Prof. Francesco Improta.
Grande attesa per l'ultimo lavoro di Magliani, nato in un paesino della Val Prino, nell’entroterra di Imperia, ma da molto tempo ormai stabilitosi sulla costa olandese, dopo avere vissuto una decina d'anni tra Spagna e Sudamerica.
E proprio dalla pampa Argentina si dipana la storia di un ragazzo, Almeja, il cui nonno paterno era di origini del ponente ligure. Attratto dal miraggio dell'Europa dei suoi antenati, che in molti, soprattutto italiani, hanno abbandonato per attraversare nei decenni passati l'Oceano Atlantico a cercare fortuna in America del Sud, in particolare proprio in Argentina, ad inizio anni ’80 decide di intraprendere il viaggio inverso. Il protagonista dopo avere tentato la fortuna con il gioco del calcio venendo in Italia, finirà anche lui però in Spagna, come tanti altri suoi coetanei, a trascorrere le notti infinite nella bolgia delle discoteche della Costa Brava, a Lloret de Mar per la precisione: l’equivalente delle italiane Rimini, Riccione e altre località estive della nostra costa adriatica. Qui le nazionalità che si incrociano sono numerose, ma in particolare quella inglese e argentina hanno incontri conflittuali e risvolti strettamente legati alla allora recente e poco celebrata guerra delle Malvinas/Falkland, combattuta da marzo a giugno del 1982. Una guerra che ha lasciato segni indelebili soprattutto negli sconfitti ragazzi sudamericani, che vivono le vacanze estive anche come un'occasione di riscatto e di vendetta nei confronti dei coetanei britannici. A distanza di più di trent’anni, una giornalista olandese andrà alla ricerca di alcuni dei protagonisti di quell’epoca e, inevitabilmente, “alzerà il coperchio” su storie e conflitti che sembravano dimenticati.
Una nuova bella prova, quest'ultima di Magliani che, dopo aver pubblicato per Longanesi Quella notte a Dolcedo e La tana degli alberibelli, ritrova forse tutta la sua freschezza e felicità di scrittura che lo avevano fatto scoprire e conoscere con Quattro giorni per non morire e Il collezionista di tempo, pubblicati per Sironi.
Secondo appuntamento in programma, quello alla stessa ora di sabato 19 febbraio con "il ventre del pitone" di Enzo BARBABA' pubblicato da Editrice Missionaria Italiana. Ad introdurre l'autore, di origini siciliane ma ormai ligure di adozione, francesista con la passione per l’Africa, la scrittrice burkinabè di lingua italiana Marie Reine Toe, a conferma dello stretto rapporto che lo lega al continente nero, dove ha vissuto lavorando come operatore culturale alcuni anni.
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