A San Bartolomeo al Mare, nel cuore del Golfo Dianese (IM), i più piccoli imparano a giocare.
E' partito il progetto di collaborazione fra il Comune e la Scuola Elementare cittadina intitolato “FairPlay - il buon gioco aiuta a crescere”, voluto dai Consiglieri Delegati Stefano Casalini (scuole) e Leonardo Ceresi (manifestazioni).
“L'idea – hanno illustrato i consiglieri – è quella di abituare i più piccoli al rispetto delle regole condivise. A farlo sempre, a partire dall'attività principale per i più piccoli, il gioco. Flair play è una cultura, un sistema di soluzione dei conflitti, basato sulla lealtà. Inoltre visti i giochi proposti, provenienti da varie parti del mondo, il progetto è anche un'occasione di multiculturalità”.
Si tratta di un vero e proprio “laboratorio” che unisce:
esercizi di psicomotricità;
attività ludiche di gruppo;
giochi competitivi e confronto negli atteggiamenti dei singoli e della squadra;
costruzione e riscoperta di giochi tradizionali da cortile e da svolgere al chiuso;
circle time con riflessioni sulle regole, sul buon senso nel giocare, sul conflitto e sulle sue risoluzioni.
I momenti di riflessione prima e dopo il gioco sono mirati a restituire il piacere del divertimento condiviso spesso sostituito dalla competizione e dall'esigenza di prevalere e vincere ad ogni costo sui compagni.
Il progetto è realizzato operativamente da personale qualificato della cooperativa Hesperos, che già nell’estate aveva collaborato per la realizzazione delle attività di animazione e gioco a San Bartolomeo, insieme all’Associazione Culturale Arcimboldo.
Gli incontri, della durata di un'ora, si svolgeranno in classe o presso la palestra/cortile della Scuola Elementare. I giochi variano a seconda della composizione della classe in cui si svolgono: con i bambini più piccoli, per esempio, si tende a proporre attività di relazione, psicomotricità e ritmo, mentre con i bambini più grandi si privilegiano giochi competitivi e di squadra.
Il progetto “FairPlay - il buon gioco aiuta a crescere” si concluderà con una giornata in cui a imparare a giocare secondo le regole saranno anche i genitori (con i propri figli).
E' partito il progetto di collaborazione fra il Comune e la Scuola Elementare cittadina intitolato “FairPlay - il buon gioco aiuta a crescere”, voluto dai Consiglieri Delegati Stefano Casalini (scuole) e Leonardo Ceresi (manifestazioni).
“L'idea – hanno illustrato i consiglieri – è quella di abituare i più piccoli al rispetto delle regole condivise. A farlo sempre, a partire dall'attività principale per i più piccoli, il gioco. Flair play è una cultura, un sistema di soluzione dei conflitti, basato sulla lealtà. Inoltre visti i giochi proposti, provenienti da varie parti del mondo, il progetto è anche un'occasione di multiculturalità”.
Si tratta di un vero e proprio “laboratorio” che unisce:
esercizi di psicomotricità;
attività ludiche di gruppo;
giochi competitivi e confronto negli atteggiamenti dei singoli e della squadra;
costruzione e riscoperta di giochi tradizionali da cortile e da svolgere al chiuso;
circle time con riflessioni sulle regole, sul buon senso nel giocare, sul conflitto e sulle sue risoluzioni.
I momenti di riflessione prima e dopo il gioco sono mirati a restituire il piacere del divertimento condiviso spesso sostituito dalla competizione e dall'esigenza di prevalere e vincere ad ogni costo sui compagni.
Il progetto è realizzato operativamente da personale qualificato della cooperativa Hesperos, che già nell’estate aveva collaborato per la realizzazione delle attività di animazione e gioco a San Bartolomeo, insieme all’Associazione Culturale Arcimboldo.
Gli incontri, della durata di un'ora, si svolgeranno in classe o presso la palestra/cortile della Scuola Elementare. I giochi variano a seconda della composizione della classe in cui si svolgono: con i bambini più piccoli, per esempio, si tende a proporre attività di relazione, psicomotricità e ritmo, mentre con i bambini più grandi si privilegiano giochi competitivi e di squadra.
Il progetto “FairPlay - il buon gioco aiuta a crescere” si concluderà con una giornata in cui a imparare a giocare secondo le regole saranno anche i genitori (con i propri figli).
Nessun commento:
Posta un commento