martedì, febbraio 22, 2011

Presentato a Santa Margherita Ligure il Progetto per un Centro di Talassoterapia all'avanguardia e il progetto per il Porticciolo in sicurezza


Un centro di talassoterapia all’avanguardia. Oltre 13 mila metri quadri pedonali, tra passerelle di legno e giardini pensili. E il porticciolo che viene messo in sicurezza e riprende vita, per trasformare Santa Margherita in un punto di riferimento mondiale del turismo di lusso. Per tutto l’anno. Nasce il nuovo Porto di Santa Margherita Ligure, progetto presentato questa mattina al Grand Hotel Miramare: un investimento di 70 milioni di euro della Santa Benessere & Social srl – progettato dallo Studio di architettura e ingegneria Gnudi – che trasforma la cittadina del Tigullio in un salotto ecosostenibile, per attirare una nautica di livello con ogni comfort: bagni extralusso nella zona di via Canevaro, ristoranti, un centro congressi, 250 parcheggi interrati, tutto sfruttando energie rinnovabili e i materiali ecosostenibili più avanzati. Un motore economico in grado di far ripartire l’indotto, con una ricaduta per il territorio di 31 milioni di euro annuali, 195 nuovi posti di lavoro e altri 365 di indotto occupazionale. Che crea anche nuovi spazi pedonali aperti alla città: oltre 13 mila metri quadri, dei quali 2200 verdi.
Benessere e turismo: il rilancio di Santa Margherita
Divanetti sulla spiaggia, giardini pensili, passeggiate di legno e piste ciclabili: l’area di via Canevaro cambia volto. E si trasforma in un centro extralusso, capace di attrarre turisti tutto l’anno e rilanciare la città. Gli attuali tre bagni e l’ex cantiere Spertini a ridosso di via Canevaro, infatti, si trasformano in un centro di eccellenza per la talassoterapia, con centro estetico, wellness e spa, acquagym, acquatonic, area fitness, hammam. E poi due ristoranti, negozi e 250 box interrati per azzerare l’impatto ambientale. Tutto il complesso, infatti, è costruito all’insegna della ecosostenibilità, su tre livelli. Sulla spiaggia - che viene allungata di 15 metri – ci sono bagni extralusso con divanetti, palme, un ristorante e 200 cabine di lamelle di legno. I materiali, infatti, sono legno, pietra, giardini pensili come copertura degli edifici, e poi logge bioclimatiche di cristallo che fanno da convettori di calore in inverno e rinfrescano d’estate: le più moderne energie rinnovabili, insomma.
Al primo piano, la talassoterapia: un servizio integrato per il benessere della persona che sfrutta le proprietà dell’acqua di mare di Santa Margherita. Anche in questo caso, l’impatto è praticamente nullo: i volumi, infatti, sono celati sotto passerelle di legno che collegano i vari livelli pedonali. E creano una distinzione netta tra percorsi pedonali e quelli per le auto. Il verde pensile diventa una spiaggia urbana, e il pontile prosegue come passeggiata sul molo dotata di pista ciclabile.
Al terzo livello, la Casa del Mare viene inglobata nel progetto: nasce così un ristorante con doppio affaccio su via Canevaro e sul mare e un pontile di legno per il pubblico. Le funzioni di centro congressi e di aggregazione vengono assorbite all’interno del Centro.
Primo passo: sicurezza. Un porto turistico ecosostenibile
Le parole d’ordine del progetto sono: sicurezza e comfort. La mareggiata del 2000, infatti, ha dimostrato che il porticciolo di Santa Margherita non è confortevole. Per metterlo in sicurezza rispettando l’ambiente è stato commissionato uno studio alla Facoltà di Ingegneria di Università di Firenze. Il progetto, dunque, prevede di rimpolpare la massicciata con scogli naturali senza alzarla di un centimetro. In questo modo il rischio di mareggiate diminuisce di 100 volte. Altro problema risolto, le onde all’interno del porto: in base ai risultati degli studi dell’Università di Firenze, per abbattere la percentuale di onde tra 20 e 50 centimetri – le più pericolose – si estende la scogliera di 70 metri da un lato e 80 dall’altro, senza in alcun modo impattare sul paesaggio. La vista su Chiavari, infatti, rimane inalterata. E si guadagnano spazi urbani: una passeggiata di legno 140 metri che fa anche da pontile. E all’interno del porticciolo si aggiungono pontili galleggianti in legno come prosecuzione ideale degli assi urbani.

Nessun commento: