giovedì, dicembre 02, 2010

Jonah Lomu e Paolo Cecinelli testimonial dell'A.S.D. Sanremo Rugby

Appuntamento con la leggenda ovale, nello scorso week-end, per il presidente del Sanremo Rugby Emanuele Capelli. (foto) Durante un incontro promozionale tenutosi al Mandela Forum di Firenze, preambolo al test-match Italia-Australia del “Franchi”, l’ex All-black Jonah Lomu ha infatti sostenuto la causa rugbystica matuziana. “Poter scambiare qualche battuta col giocatore ritenuto unanimemente il più grande di tutti i tempi è stata un esperienza davvero unica, utile a scoprire, oltre al campione, anche una persona umile e disponibile fuori dal campo, che ha saputo conquistare la platea con la sua semplicità e la sua passione per il gioco del rugby”, afferma Capelli.
Uomo-immagine della Rugby World Cup che si disputerà in Nuova Zelanda nel 2011, Lomu (63 presenze e 37 mete in nazionale) si è complimentato per l'iniziativa sanremese, dispensando consigli su come comunicare la passione e la bellezza del gioco del rugby ad una città storicamente pigra e refrattaria alle novità. “Ci ha semplicemente detto che è sufficiente dare spazio al cuore e che l’ambiente di questo sport è un vero e proprio vortice che ti cattura e non ti lascia mai”.
E l’età per entrarci? Lomu non ha dubbi: “Ha iniziato a giocare a rugby all'età di quattordici anni, piuttosto tardi quindi, ma come si è potuto notare i risultati sono stati eccellenti (ride), ci ha tenuto quindi a precisare come sia inutile guardare alla carta d’identità: dopotutto alla passione non si comanda!”
“Mi sono congedato togliendomi un'ultima curiosità” - conclude Capelli - “Gli ho chiesto quale fosse il suo segreto, come avesse fatto a diventare un campione di caratura mondiale, pensando che troppo semplicistico sarebbe stato ricondurre tutto alle sue doti fisiche (ndr: 196 cm per 120 kg, ma anche i 100 metri, nel miglior momento della sua carriera, in 10,86”!), ma mi ha sorpreso dicendomi che è necessario allenarsi sempre con dedizione, che bisogna prestare sempre attenzione a tutte le indicazioni dell'allenatore e che i litigi e le energie negative sono da tenere fuori dal campo: il sorriso ti aiuterà sempre!”. “In barba alle Cassanate del mondo calcistico, ho pensato...” aggiunge il giovane rugbysta sanremasco.
Curioso fuoriprogramma finale: lo storico telecronista de La7 della nazionale di rugby, Paolo Cecinelli, ha posato insieme al presidente matuziano per un promo che possa avvicinare tutti i giovani sanremesi al mondo ovale. Spot che sarà visibile sul sito internet societario www.sanremorugby.it.
La stessa, naturale disponibilità, è giunta poi da un nuovo rendez-vous avuto in serata anche da parte di alcuni membri della nazionale australiana. Fra tutti è spiccato Nathan Sharpe, poderosa seconda linea, che con la stessa sensibilità mostrata ai Mondiali 2003 a Sydney (si veda il pianto a dirotto durante l’inno nella finale persa con l’Inghilterra), ha sinceramente invitato il Sanremo Rugby a proseguire con tenacia la propria attività, apprezzandone mentalità e programmi.
La società ha strutturato la sua preparazione sulla base di due allenamenti settimanali: il mercoledì al campo “Grammatica” situato sopra lo stadio “Comunale” (ore 21-22:30) e il venerdì presso il campo Pian dei Cavalieri sito in località Borgo Tinasso (ore 19-21). Senza mancare qualche puntata al “Pino Valle” di Baitè (Imperia), come in occasione del prossimo test-match, in calendario domenica 12 novembre alle ore 15:00, che vedrà impegnata la squadra di rugby matuziana contro una selezione di giocatori dell’Imperia Rugby.
Risulta evidente che per far “decollare” uno sport dal pallone ovale a Sanremo, c’è bisogno di un campo sportivo idoneo e di maggiore attenzione ad una realtà che pone come suo obiettivo principe il divertimento, fondando sul lavoro e sul rispetto del prossimo ogni suo atto, per far si che ogni ragazzo sanremese possa vivere il suo sogno ovale!

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