martedì, febbraio 02, 2010

“Qui si fa l’Italia – Memoria e Futuro dell’Alta Tecnologia a Sestri Ponente”

Mercoledì 3 Febbraio del 1950 uno sciopero degli impiegati della San Giorgio di Sestri Ponente scatena la reazione di Finmeccanica che decide la serrata. Operai e impiegati dal Venerdì 5 Febbraio iniziarono un'autogestione della produzione che durò ben 80 giorni.
Il Consiglio del Municipio VI Genova Medio Ponente guidato dal Presidente Stefano Bernini (foto) ha colto l'occasione della commemorazione del 60° Anniversario per rivisitare la memoria di un evento che vide la solidarietà di tutti i Sestresi (compresi i Commercianti che appesero alle vetrine i cartelli "si fa credito ai lavoratori San Giorgio") in difesa del lavoro, ma soprattutto per discutere sul presente e sul futuro dell'Industria High Tech a Sestri Ponente.
“Davanti ai cancelli della fabbrica nel 1950 – ricorda Stefano Bernini - fu teso uno striscione con la scritta "qui si difende l'Italia". Oggi nelle aziende sestresi c'è una parte importante della capacità dell'industria nazionale di competere nel mercato globale, per questo ho titolato il convegno "qui si fa l'Italia".
La memoria dell'autogestione sarà proposta, dalle 17.00 presso l’Auditorium Ex Manifattura Tabacchi in Via Soliman 7 , da Giordano Bruschi che è stato un protagonista di quei giorni e dallo storico dell'industria ligure Marco Doria . Su presente e futuro dialogheranno il Segretario della Camera del Lavoro Cgil Walter Fabiocchi, l'Assessore allo sviluppo del Comune di Genova Mario Margini e il Presidente di Esaote e del Dixet Carlo Castellano. Modererà il dibattito il sociologo Paolo Arvati. Sono, naturalmente , invitati i lavoratori delle aziende high tech sestresi ed i cittadini tutti.

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