Ultimi giorni per visitare la mostra “Sanremo story. 60 anni di musica italiana ” (sino al 28 febbraio, ingresso libero, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 al primo piano del Palafiori di corso Garibaldi)
L’ideatore e il direttore artistico dell’esposizione è Pepi Morgia, regista e light designer di fama internazionale, che ha voluto festeggiare i 60 anni del Festival della Canzone Italiana con questo omaggio a Sanremo, universalmente conosciuta come “Città della Musica”.
La mostra è realizzata con materiale proveniente dalla Fondazione Erio Tripodi Museo della Canzone, di cui Pepi Morgia è direttore artistico, ed è patrocinata dal Comune di Sanremo.
La produzione e l’allestimento sono a cura di “Gruppo Eventi”, presieduto da Vincenzo Russolillo. Saranno esposti cimeli provenienti dallo stesso Museo Tripodi, filmati delle Teche Rai, abiti di scena prestati dagli artisti che hanno solcato l’ambito palco dell’Ariston e abiti provenienti dalla Maison Daphné di Sanremo.
Tra i cimeli, degni di nota i memorabilia, i dischi originali dell’epoca, le copertine, i pass, gli autografi e gli spartiti, anch’essi originali.
E ancora, i giornali del tempo con le copertine dedicate al Festival tra cui quelle della “Domenica del Corriere”, di “Tv Sorrisi e Canzoni” e di “Radiocorriere Tv”, solo per citarne alcuni.
E ovviamente, la tecnologia: 12 plasma con touch screen visualizzano i 60 anni del Festival, di dieci anni in dieci anni. I link permettono di conoscere le curiosità di quel periodo: il costume, la moda ma anche i direttori d’orchestra, i presentatori e la Miss Italia di ogni anno.
Inoltre, 60 monitor mostrano tutte le curiosità e gli avvenimenti di questi sei decenni (ogni monitor illustra un anno del Festival), mentre apposite capsule permettono di fruire, al loro interno, delle immagini dei vari Festival in quadrifonia. La musica avvolge i visitatori in un percorso unico, di grande impatto.
Gigantografie di alcune scenografie festivaliere arricchiscono il percorso. Spicca la statua del leone rampante con la palma, che raffigura il premio più prestigioso del Festival di Sanremo e, al contempo, è il simbolo del Comune matuziano. Il leone, posto su un’apposita pedana, si erge per ben cinque metri in altezza.
All’interno di “SANREMO STORY” si trova “UN FESTIVAL DI RISATE: I 60 ANNI DELLA GARA” disegnati dal cartoonist Tiziano Riverso.
L’addobbo floreale della mostra è a cura di Luca e Francesco di “Luca & friends studio di arte vetrinistica e composizione floreale Treviso”.E’ stata realizzata altresì una pubblicazione di circa 100 pagine prodotta da Silvano Guidone & Associati, curata da Pepi Morgia e con testi di Claudio Porchia. Si tratta di un vero e proprio album fotografico con immagini provenienti dall’Archivio Alfredo Moreschi e con prefazione di Vincenzo Mollica, che contiene vari interventi di alcuni tra i più qualificati testimoni del viaggio festivaliero. Presenti anche bozzetti e foto di scena.
“Dopo il 28 febbraio – conclude Pepi Morgia – la mostra approderà in Israele per tornare in Italia e, più precisamente, in Sicilia, in Calabria e a Macerata, nelle Marche. Dopodiché spiccherà il volo per Ekaterinburg, in Russia”.
L’ideatore e il direttore artistico dell’esposizione è Pepi Morgia, regista e light designer di fama internazionale, che ha voluto festeggiare i 60 anni del Festival della Canzone Italiana con questo omaggio a Sanremo, universalmente conosciuta come “Città della Musica”.
La mostra è realizzata con materiale proveniente dalla Fondazione Erio Tripodi Museo della Canzone, di cui Pepi Morgia è direttore artistico, ed è patrocinata dal Comune di Sanremo.
La produzione e l’allestimento sono a cura di “Gruppo Eventi”, presieduto da Vincenzo Russolillo. Saranno esposti cimeli provenienti dallo stesso Museo Tripodi, filmati delle Teche Rai, abiti di scena prestati dagli artisti che hanno solcato l’ambito palco dell’Ariston e abiti provenienti dalla Maison Daphné di Sanremo.
Tra i cimeli, degni di nota i memorabilia, i dischi originali dell’epoca, le copertine, i pass, gli autografi e gli spartiti, anch’essi originali.
E ancora, i giornali del tempo con le copertine dedicate al Festival tra cui quelle della “Domenica del Corriere”, di “Tv Sorrisi e Canzoni” e di “Radiocorriere Tv”, solo per citarne alcuni.
E ovviamente, la tecnologia: 12 plasma con touch screen visualizzano i 60 anni del Festival, di dieci anni in dieci anni. I link permettono di conoscere le curiosità di quel periodo: il costume, la moda ma anche i direttori d’orchestra, i presentatori e la Miss Italia di ogni anno.
Inoltre, 60 monitor mostrano tutte le curiosità e gli avvenimenti di questi sei decenni (ogni monitor illustra un anno del Festival), mentre apposite capsule permettono di fruire, al loro interno, delle immagini dei vari Festival in quadrifonia. La musica avvolge i visitatori in un percorso unico, di grande impatto.
Gigantografie di alcune scenografie festivaliere arricchiscono il percorso. Spicca la statua del leone rampante con la palma, che raffigura il premio più prestigioso del Festival di Sanremo e, al contempo, è il simbolo del Comune matuziano. Il leone, posto su un’apposita pedana, si erge per ben cinque metri in altezza.
All’interno di “SANREMO STORY” si trova “UN FESTIVAL DI RISATE: I 60 ANNI DELLA GARA” disegnati dal cartoonist Tiziano Riverso.
L’addobbo floreale della mostra è a cura di Luca e Francesco di “Luca & friends studio di arte vetrinistica e composizione floreale Treviso”.E’ stata realizzata altresì una pubblicazione di circa 100 pagine prodotta da Silvano Guidone & Associati, curata da Pepi Morgia e con testi di Claudio Porchia. Si tratta di un vero e proprio album fotografico con immagini provenienti dall’Archivio Alfredo Moreschi e con prefazione di Vincenzo Mollica, che contiene vari interventi di alcuni tra i più qualificati testimoni del viaggio festivaliero. Presenti anche bozzetti e foto di scena.
“Dopo il 28 febbraio – conclude Pepi Morgia – la mostra approderà in Israele per tornare in Italia e, più precisamente, in Sicilia, in Calabria e a Macerata, nelle Marche. Dopodiché spiccherà il volo per Ekaterinburg, in Russia”.
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