Domenica 5 aprile alle 13, Libereso Guglielmi sarà al Cosmoprof, nell’area dedicata alle nuove tendenze, per partecipare all’incontro “Magiare il giardino”. Insieme a lui il food designer Sergio Barzetti e il medico omeopata Federico Audisio. Libereso Guglielmi è stato allievo di Mario Calvino, padre del più celebre Italo, botanico e direttore negli anni ’20 della Stazione sperimentale di floricoltura di Sanremo. Nel giardino di Villa Meridiana, dove Calvino padre raccoglieva piante da tutto il mondo e dove il figlio Italo ambientava “Il barone rampante”, Libereso era di casa, fin dall’età di 14 anni. Ora che di anni ne ha 83, Libereso Guglielmi è uno dei massimi esperti di Botanica. La sua vita, a metà fra letteratura e natura, ora trova una sintesi nel suo primo libro: “Oltre il giardino”. Pubblicato dalla casa editrice Socialmente, è una raccolta di ricette – accompagnate dai disegni dello stesso Libereso – nate nella piccola oasi verde che il giardiniere coltiva nel cuore di Sanremo. Una “giungla”, più che un giardino, dove crescono 400 varietà di piante provenienti da tutto il mondo, a cominiciare dall’immenso avocado piantato da Mario Calvino. Raccolte da Claudio Porchia, le ricette di Libereso partono tutte da un ingrediente del suo giardino: un frutto, un ortaggio, ma soprattutto fiori. Ecco allora la crema di rose, l’omelette di taraxum, i fiori di sambuco fritti. Ma anche ricette recuperate dal passato, come quella della conserva di fiori di borragine (una ricetta che risale al 1655) o del finocchio marino, che Libereso definisce “una delle più antiche piante da cucina, conosciuta fin dal Medioevo”, e poi i mille usi che i Romani facevano del papavero rosso. “Oltre il giardino” è perciò molto più di un libro di ricette: è un atto d’amore per la natura e per la sua varietà, un viaggio alla riscoperta di conoscenze antiche e di un diverso rapporto fra l’uomo e il suo habitat.
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