sabato, aprile 18, 2009

Cuochi italiani e Presìdi Slow Food si alleano......

I cuochi devono essere i migliori ambasciatori della biodiversità agroalimentare: è da questo presupposto che ha preso il via la nuova alleanza, che vede da un lato i ristoratori e gli osti italiani e dall’altra i produttori dei Presìdi. L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Slow Fish davanti a rappresentanti delle due categorie interessate.«Insieme al rispetto delle linee lanciate nella guida Mangiamoli giusti sul consumo consapevole dei pesci che abbiamo proposto proprio a Slow Fish, questo è l’altro atto concreto di impegno che Slow Food chiede alla ristorazione – afferma Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia – Si tratta di un’adesione che va a identificare in modo materiale l’impegno del cuoco, una richiesta diventata necessaria per delineare in modo chiaro il sentiero di chi abbraccia la nostra filosofia». Burdese ha poi ricordato come i Presìdi, in questi 13 anni (considerando la “partenza” con il progetto dell’Arca del Gusto) hanno riscosso molto successo: «La loro diffusione soffre ancora di alcune difficoltà, paradossalmente soprattutto nel territorio di appartenenza. Ecco allora che il ruolo giocato dai cuochi di eccellenza della zona diventa centrale per lo sviluppo dell’economia locale». «Perché aderire all’alleanza? Perché come cuoco sento molto forte la necessità di reperire prodotti di qualità da utilizzare come ingredienti per i miei piatti. Il saper comprare bene diventa fondamentale per chi fa il mio mestiere», ha dichiarato Vittorio Fusari del ristorante Dispensa pani e vini Franciacorta di Torbiato di Adro (Bs), tra i primi a firmare l’intesa. Ai cuochi che decidono di aderire al progetto viene richiesto di inserire almeno tre prodotti dei Presìdi nei menù privilegiando quelli del proprio territorio, citare il nome del produttore e utilizzarli nella prevalentemente preparazione di piatti tradizionali, contributo fattivo alla conservazione della memoria delle ricette. Chi rispetterà questo impegno potrà inserire nel menù il contrassegno dei Presìdi, simbolo di identificazione presentato lo scorso anno per garantirne la riconoscibilità. Pietro Alciati del ristorante Guido di Pollenzo (Cn), che nella sua cucina da anni porta avanti un discorso di valorizzazione dei prodotti del territorio, sottolinea «Noi ci impegniamo a utilizzare i Presìdi, ma abbiamo bisogno di Slow Food per fornire a noi ristoratori le informazioni necessarie a reperire queste materie prime di qualità». La possibilità per i ristoratori di aderire all’Alleanza continuerà fino all’estate; il progetto culminerà con le Cene dell’Alleanza, la prima delle quali è prevista per lunedì 21 settembre (durante la manifestazione Cheese) presso la Locanda Gancia di S.Stefano Belbo (Cn).Una parte del ricavato delle cene sarà devoluto al progetto dei Presìdi Slow Food.

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