DA SABATO 17 MARZO A DOMENICA 22 APRILE 2012, IN CONCOMITANZA CON GLI EVENTI DELLA XIV SETTIMANA DELLA CULTURA, SARÀ VISITABILE PRESSO IL MUSEO CIVICO “ANDREA TUBINO” DI MASONE LA MOSTRA FOTOGRAFICA “TERRE D’ORBA” DI ELISABETTA GOGGI.
IL GIORNO DELL'INAUGURAZIONE, SABATO 17 MARZO ALLE ORE 17,00, LA MOSTRA SARÀ PRESENTATA DAL PITTORE E STUDIOSO D'ARTE ERMANNO LUZZANI.
L’affascinante esposizione, già presentata presso la sede del Comune di Predosa nell'agosto del 2011, verterà sulle fotografie dei dipinti del grande maestro Cesare Viazzi e sugli scatti di Elisabetta Goggi. Cesare Viazzi (Alessandria 1857 – Predosa 1943) è passato attraverso diverse fasi artistiche, ha avuto committenze importanti, ricoperto ruoli autorevoli in campo accademico. Per la pittura di paesaggio, la zona scelta a lui particolarmente cara, fu la campagna dei dintorni di Predosa dove aveva fissato la sua residenza estiva e ove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Questa la motivazione del sito scelto per a mostra. La manifestazione è nata dall’idea di coniugare i paesaggi di Cesare Viazzi con i panorami attuali che, nel corso del tempo, hanno subito qualche variazione a causa della mano dell’uomo. Visitando la mostra, attraverso la fotografia, si può rivivere il percorso emozionale della ricerca delle vedute di Cesare Viazzi, trasportato nell’attualità. La fotografa Elisabetta Goggi, infatti, ha studiato e analizzato il paesaggio in questione nei minimi dettagli, lasciandosi suggestionare dai luoghi che, poi, ha ripreso con indiscussa bravura.
CHI SONO
CESARE VIAZZI. Studiò a Novi Ligure presso la scuola di disegno del Cavanna. Quindi proseguì gli studi all'Accademia Romana e all’ Albertina di Torino. Nel 1893 venne chiamato come professore alla Accademia Ligustica di Belle Arti. In Genova esplicò una intensa attività di ritrattista, realizzando dipinti per la Società Promotrice di Belle Arti, decorando grandiosi complessi (Palazzo Raggio in via Balbi, Villa Weil, Villa Bisio in Albaro, Castello Raggio di Cornigliano), soggetti per il Cimitero monumentale di Staglieno. Nel pieno del successo interruppe l'attività di pittore per dedicarsi solo agli studi, sempre coltivati anche con frequenti viaggi in Europa. Morì a Predosa nel 1943.
STILE. In principio di attività Viazzi ha connotazioni di tipo veristico, in consonanza con i tempi. Ma presto, soprattutto nel paesaggio, emergono tendenze più propriamente formalistiche che, apparentemente, si collegano al fenomeno dei Macchiaioli, ma che denunciano un desiderio di chiarezza costruttiva che ha il suo fulcro nel rapporto cristallino fra colore e luce. Appare infine una visione dell'arte che viene definita accademica, ma che più esattamente evidenzia una profonda cultura storica collegata alle certezze del Classicismo
ELISABETTA GOGGI. Con una passione genetica per la fotografia derivatale dal padre, Elisabetta Goggi ha realizzato i suoi primi scatti con una reflex. In principio si è occupata principalmente di reportages; dopo la laurea in storia dell’Arte, e il Dottorato di ricerca con una tesi sulla storia della fotografia, “Genova: l’idea di città attraverso dei fotografi tra la metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento”; ha seguito le lezioni di fotografia dell’Accademia Ligustica ed ha collaborato per due anni con una galleria d’arte di Genova, partecipando a diverse mostre. Il primo premio al concorso “Acqua e Ferro” l’ha indirizzata verso le foto di archeologia industriale, agraria e urbana, senza però farle trascurare altri temi, come il paesaggio e i riflessi.
IL GIORNO DELL'INAUGURAZIONE, SABATO 17 MARZO ALLE ORE 17,00, LA MOSTRA SARÀ PRESENTATA DAL PITTORE E STUDIOSO D'ARTE ERMANNO LUZZANI.
L’affascinante esposizione, già presentata presso la sede del Comune di Predosa nell'agosto del 2011, verterà sulle fotografie dei dipinti del grande maestro Cesare Viazzi e sugli scatti di Elisabetta Goggi. Cesare Viazzi (Alessandria 1857 – Predosa 1943) è passato attraverso diverse fasi artistiche, ha avuto committenze importanti, ricoperto ruoli autorevoli in campo accademico. Per la pittura di paesaggio, la zona scelta a lui particolarmente cara, fu la campagna dei dintorni di Predosa dove aveva fissato la sua residenza estiva e ove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Questa la motivazione del sito scelto per a mostra. La manifestazione è nata dall’idea di coniugare i paesaggi di Cesare Viazzi con i panorami attuali che, nel corso del tempo, hanno subito qualche variazione a causa della mano dell’uomo. Visitando la mostra, attraverso la fotografia, si può rivivere il percorso emozionale della ricerca delle vedute di Cesare Viazzi, trasportato nell’attualità. La fotografa Elisabetta Goggi, infatti, ha studiato e analizzato il paesaggio in questione nei minimi dettagli, lasciandosi suggestionare dai luoghi che, poi, ha ripreso con indiscussa bravura.
CHI SONO
CESARE VIAZZI. Studiò a Novi Ligure presso la scuola di disegno del Cavanna. Quindi proseguì gli studi all'Accademia Romana e all’ Albertina di Torino. Nel 1893 venne chiamato come professore alla Accademia Ligustica di Belle Arti. In Genova esplicò una intensa attività di ritrattista, realizzando dipinti per la Società Promotrice di Belle Arti, decorando grandiosi complessi (Palazzo Raggio in via Balbi, Villa Weil, Villa Bisio in Albaro, Castello Raggio di Cornigliano), soggetti per il Cimitero monumentale di Staglieno. Nel pieno del successo interruppe l'attività di pittore per dedicarsi solo agli studi, sempre coltivati anche con frequenti viaggi in Europa. Morì a Predosa nel 1943.
STILE. In principio di attività Viazzi ha connotazioni di tipo veristico, in consonanza con i tempi. Ma presto, soprattutto nel paesaggio, emergono tendenze più propriamente formalistiche che, apparentemente, si collegano al fenomeno dei Macchiaioli, ma che denunciano un desiderio di chiarezza costruttiva che ha il suo fulcro nel rapporto cristallino fra colore e luce. Appare infine una visione dell'arte che viene definita accademica, ma che più esattamente evidenzia una profonda cultura storica collegata alle certezze del Classicismo
ELISABETTA GOGGI. Con una passione genetica per la fotografia derivatale dal padre, Elisabetta Goggi ha realizzato i suoi primi scatti con una reflex. In principio si è occupata principalmente di reportages; dopo la laurea in storia dell’Arte, e il Dottorato di ricerca con una tesi sulla storia della fotografia, “Genova: l’idea di città attraverso dei fotografi tra la metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento”; ha seguito le lezioni di fotografia dell’Accademia Ligustica ed ha collaborato per due anni con una galleria d’arte di Genova, partecipando a diverse mostre. Il primo premio al concorso “Acqua e Ferro” l’ha indirizzata verso le foto di archeologia industriale, agraria e urbana, senza però farle trascurare altri temi, come il paesaggio e i riflessi.
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