martedì, marzo 06, 2012

FESTA DELLA DONNA: POSTE ITALIANE, UN’AZIENDA IN ROSA

Poste Italiane è un’azienda per oltre la metà in rosa. Complessivamente, le donne che lavorano in Poste Italiane sono circa 74mila, pari al 53%. In tutta Italia i direttori donna sono il 59% e dirigono 7.000 uffici su un totale di 14mila. Circa la metà (47%) del personale con funzione di quadro risulta essere donna. La Liguria, con il 67 per cento, è una delle regioni dove la presenza femminile alla guida degli uffici postali è più consistente. Questi i numeri che fanno di Poste Italiane una delle realtà con la più alta percentuale femminile in Italia; di queste il 60% ha meno di cinquant’anni contro una media maschile del 47%. Molti gli uffici postali della provincia di Imperia completamente in rosa. Fra questi quello di Sanremo 2 in Strada San Martino, 94, che in occasione della Giornata della donna, giovedì 8 marzo, offrirà a tutte le clienti un rametto di mimosa. Per quanto riguarda le direttrici di ufficio postale la percentuale di donne presenti è del 59%, con un’ottima percentuale al femminile nel Nord e Centro Italia: Emilia Romagna (81%), Valle D’Aosta (74%), Piemonte (76%), Friuli Venezia Giulia (70%), Liguria (67%), Toscana (67%), Trentino Alto Adige (66%) e Umbria (66%), Marche (66%), Veneto (63%) e Lombardia (62%). Al Centro-Sud e nelIe isole il numero di donne direttore supera la metà in Sardegna (53%), nel Molise (54%) e in Abruzzo (53%). Va bene anche in Lazio (51%), Basilicata (41%) e Calabria (44%). Diventa più bassa la percentuale in Campania (40%), Puglia (30%) e Sicilia (32%). Significativa la presenza femminile anche ai vertici aziendali. Il 34% delle 132 Filiali (strutture responsabili della gestione degli uffici postali di un territorio) è guidato da donne. Infine per quanto riguarda gli addetti al recapito su un totale di 40mila, sono poco meno della metà (circa 17mila) le portalettere donne. L’occupazione femminile all’interno dell’Azienda risale al 1865 ed è aumentata in modo graduale nel corso degli anni arrivando a registrare la presenza di 77 ausiliarie nel 1875. Ai primi del ‘900 il ruolo femminile viene riconosciuto e tutelato per la prima volta ma è solamente nel corso della prima guerra mondiale che si assiste ad un significativo aumento dell’occupazione femminile per compensare i tanti dipendenti postali chiamati al fronte.

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