martedì, marzo 30, 2010

CASINO' ARMANDO TORNO AI MARTEDI’ LETTERARI

Armando Torno (foto) oggi pomeriggio ha presentato nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo il libro:” La scommessa. Puntare tutto su Cristo”. L''autore è stato introdotto dal prof. Giovanni Reale, scrittore, filosofo e docente di filosofia al San Raffaele di Milano e Ito Ruscigni, curatore dei Martedì Letterari.
La Scommessa parte dal celebre “pari” di Pascal e lo aggiorna all’epoca attuale: la civiltà occidentale si trova, come alla fine del mondo antico, dinanzi a una scelta che assomiglia a una vera e propria scommessa. Allora si scelse Cristo, domani che cosa faremo? La “Scommessa” di Pascal, in altre parole, diventa un fatto epocale, dinanzi a cui dobbiamo tentare delle risposte.
(Introduzione)
Siamo tutti chiamati a una scommessa, a cui possiamo sottrarci. Non c'è più tempo per indugiare: o scommettiamo tutto su Cristo, o saremo costretti a passare le consegne a qualcosa o a qualcuno che ancora non conosciamo, e ciò ci procura un senso di inquietudine profonda. Se Pascal aveva tentato di salvare le speranze di vita eterna dell'uomo con una commessa, è ora giunto il momento di aggiornare il celebre azzardo, giacché tutti noi siamo in gioco. Rifondare i valori? Creare qualcosa di nuovo che susciti un'ampia convergenza? Difficile rispondere. Stiamo assistendo a un lento appassire delle coscienze e dobbiamo reagire, in qualche maniera prendere posizione. Per ricominciare a sperare. Così come alla fine dell'Impero romano si fece la scelta di affidare al cristianesimo il compito di traghettare la civiltà antica, oggi dobbiamo aggrapparci alla realtà più certa a nostra disposizione. A violare il nostro spirito non sono tanto quelli che premono alle frontiere, quanto coloro che minacciano la nostra anima. Per mettere in pratica l'odierna scommessa, ci dice Armando Torno, non occorrono nuove filosofie, grandi riforme, particolari progetti: abbiamo tutto a portata di mano, è necessario solo reimparare a usarlo. Si tratta di avvertire uno scatto d'orgoglio spirituale e non condannare all'inedia la nostra identità cristiana, anzi è tempo di vivificarla.
Il libro ricorda che “Cristo non è cultura” ma ha influenzato la cultura, che non è un filosofo, ma tutti i filosofi hanno dovuto occuparsi di lui, che il suo messaggio è intimamente penetrato nella morale dell’Occidente, tanto che si parla di uguaglianza, di pace, di dignità della persona agganciandosi continuamente a concetti cristiani. L’epoca della secolarizzazione che stiamo vivendo vede dei laici che ragionano con idee cristiane senza saperlo. Ma la Chiesa avrà la forza di traghettarci nel futuro con una nuova scommessa o è soltanto l’istituzione che si riflette nel Grande Inquisitore di Dostoevskij che, dopo aver incontrato Cristo, lo ricondanna a morte?
Armando Torno, editorialista del “Corriere della Sera”, di recente ha pubblicato da Mondadori: Le virtù dell’ozio (2001), La moralità della violenza (2003), Mozart a Milano (2004), Quel che resta di Dio (2005), Il gioco di Dio (2007).
L’appuntamento con i Martedì letterari è per il 13 aprile con Arrigo Levi, che presenta il libro “Un paese non basta”. Introdurrà l’autore Ito Ruscigni

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