Morgan escluso dal Festival dopo l'intervista in cui ammetteva l'uso di stupefacenti. Nonostante la smentita del cantante, oggi è arrivata la decisione della Rai di escluderlo dal concorso canoro. Il direttore di Raiuno Mauro Mazza, d'intesa con il direttore generale Mauro Masi, dopo aver consultato il direttore artistico del Festival, Gianmarco Mazzi, ha deciso l'esclusione del cantante Morgan dalla 60esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.
Morgan è molto scosso per la decisione dei vertici Rai. ''Ora sono traumatizzato. In questo momento - dice all'ADNKRONOS - ho bisogno di pensare e di riflettere. Chiedo a tutti di rispettarmi''.
"Non è una decisione che è stata presa a cuor leggero. Ma non ci lasciava alternative". Così il dg Masi, che ha poi aperto uno spiraglio sul rientro in gara a Sanremo a condizione di sottoporsi ad un programma di recupero: "Se arrivasse un messaggio autentico da Morgan in questo senso lo valuteremmo con la massima attenzione. Come abbiamo reagito a un messaggio negativo potremmo reagire a un messaggio autenticamente positivo e autenticamente forte", ha concluso.
Dal mondo politico arrivano le prime reazioni. Secondo il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, l'esclusione ''pone un argine al degrado morale nel quale la Rai sarebbe incappata''. Poi ricorda che ''in Italia esistono norme ben precise che vietano la propaganda di sostanze stupefacenti anche attraverso le esibizioni di artisti''. Per il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, "ci manca solo che un cantante dica pubblicamente quanto è buona la cocaina''. Inoltre, ''si tratta di una decisione saggia e coraggiosa da parte della Rai che accoglie in pieno le richieste formulate dal Codacons'' afferma il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi.
Di tutt'altro avviso Flavio Arzarello, coordinatore nazionale della Fgci, l'organizzazione giovanile del PdCI - Federazione della sinistra: ''E' il trionfo dell'ipocrisia. A questo punto test antidroga per tutti i partecipanti. Morgan, che sbaglia sull'utilizzo della cocaina, sta pagando unicamente il coraggio della verità. Ha messo in luce un fenomeno molto diffuso nel mondo dello spettacolo e chi lo nega è in totale malafede. Se uno dovesse applicare il criterio utilizzato dai vertici Rai su Morgan all'Olimpo della musica rock cadrebbero giù i più grandi artisti del secolo, che lo stesso Festival ha fatto esibire e ha inseguito per decenni".(Fonte ADNKRONOS)
Morgan è molto scosso per la decisione dei vertici Rai. ''Ora sono traumatizzato. In questo momento - dice all'ADNKRONOS - ho bisogno di pensare e di riflettere. Chiedo a tutti di rispettarmi''.
"Non è una decisione che è stata presa a cuor leggero. Ma non ci lasciava alternative". Così il dg Masi, che ha poi aperto uno spiraglio sul rientro in gara a Sanremo a condizione di sottoporsi ad un programma di recupero: "Se arrivasse un messaggio autentico da Morgan in questo senso lo valuteremmo con la massima attenzione. Come abbiamo reagito a un messaggio negativo potremmo reagire a un messaggio autenticamente positivo e autenticamente forte", ha concluso.
Dal mondo politico arrivano le prime reazioni. Secondo il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, l'esclusione ''pone un argine al degrado morale nel quale la Rai sarebbe incappata''. Poi ricorda che ''in Italia esistono norme ben precise che vietano la propaganda di sostanze stupefacenti anche attraverso le esibizioni di artisti''. Per il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, "ci manca solo che un cantante dica pubblicamente quanto è buona la cocaina''. Inoltre, ''si tratta di una decisione saggia e coraggiosa da parte della Rai che accoglie in pieno le richieste formulate dal Codacons'' afferma il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi.
Di tutt'altro avviso Flavio Arzarello, coordinatore nazionale della Fgci, l'organizzazione giovanile del PdCI - Federazione della sinistra: ''E' il trionfo dell'ipocrisia. A questo punto test antidroga per tutti i partecipanti. Morgan, che sbaglia sull'utilizzo della cocaina, sta pagando unicamente il coraggio della verità. Ha messo in luce un fenomeno molto diffuso nel mondo dello spettacolo e chi lo nega è in totale malafede. Se uno dovesse applicare il criterio utilizzato dai vertici Rai su Morgan all'Olimpo della musica rock cadrebbero giù i più grandi artisti del secolo, che lo stesso Festival ha fatto esibire e ha inseguito per decenni".(Fonte ADNKRONOS)
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