Com’è noto miliardi di persone nel mondo sono privati persino del diritto umano di accesso all’acqua potabile.
In Italia il decreto Ronchi, recentemente approvato dalla maggioranza parlamentare, ha imposto la privatizzazione dell’acqua mettendone in discussione il valore come bene comune non mercificabile. Di fatto con l’attuale formulazione dell’art.15 di tale legge si obbligano gli Enti locali a mettere sul mercato l’acqua.
Inoltre con la costituzione degli Aato, alla cui convenzione provinciale, imposta per legge, hanno dovuto aderire tutti i 67 comuni della provincia, si arriverà alla gestione unica del ciclo delle acqua da affidare ad un’unica società privata.
E’ evidente che la privatizzazione del servizio idrico non può che portare all’inevitabile conseguenza di un peggioramento della qualità del servizio e all’aumento delle tariffe per gli utenti come è già avvenuto in altre parti d’Italia (eclatanti in particolare i casi di Arezzo e delle province di Agrigento e di Latina dove i servizi sono peggiorati e le tariffe sono state triplicate).
Che fare nella nostra provincia ? I comuni, come potranno evitare l’aumento delle tariffe ? Come potremo noi cittadini tutelare il valore inalienabile dell’acqua come bene comune non mercificabile e difendere i nostri interessi dalle speculazioni economiche ? Ne discuteremo nell’
INCONTRO – DIBATTITO
GIOVEDI’ 4 FEBBRAIO – ORE 21 - VENTIMIGLIA
Salone di via Cavour, 65
Interverranno tra gli altri:
Marco BERSANI del Forum italiano dei Movimenti per l’acqua
Tiziana CIVARDI Sindaco del Comune di Camporosso
Massimo BOLLA Presidente della Commissione consiliare per le risorse
idriche del comune di Taggia
Francesca ANTONELLI del CIMAP-Coordinamento imperiese per l’acqua
pubblica
Giuseppe FAMA’ che coordina - Presidente dell’Associazione culturale
XXVAprile/Arci
Sono invitati i cittadini, le associazioni, i sindaci, i consiglieri comunali, le forze politiche e sociali della zona intemelia Ingresso libero.
Organizza: L’Associazione culturale intemeliaXXV Aprile/Arci
In Italia il decreto Ronchi, recentemente approvato dalla maggioranza parlamentare, ha imposto la privatizzazione dell’acqua mettendone in discussione il valore come bene comune non mercificabile. Di fatto con l’attuale formulazione dell’art.15 di tale legge si obbligano gli Enti locali a mettere sul mercato l’acqua.
Inoltre con la costituzione degli Aato, alla cui convenzione provinciale, imposta per legge, hanno dovuto aderire tutti i 67 comuni della provincia, si arriverà alla gestione unica del ciclo delle acqua da affidare ad un’unica società privata.
E’ evidente che la privatizzazione del servizio idrico non può che portare all’inevitabile conseguenza di un peggioramento della qualità del servizio e all’aumento delle tariffe per gli utenti come è già avvenuto in altre parti d’Italia (eclatanti in particolare i casi di Arezzo e delle province di Agrigento e di Latina dove i servizi sono peggiorati e le tariffe sono state triplicate).
Che fare nella nostra provincia ? I comuni, come potranno evitare l’aumento delle tariffe ? Come potremo noi cittadini tutelare il valore inalienabile dell’acqua come bene comune non mercificabile e difendere i nostri interessi dalle speculazioni economiche ? Ne discuteremo nell’
INCONTRO – DIBATTITO
GIOVEDI’ 4 FEBBRAIO – ORE 21 - VENTIMIGLIA
Salone di via Cavour, 65
Interverranno tra gli altri:
Marco BERSANI del Forum italiano dei Movimenti per l’acqua
Tiziana CIVARDI Sindaco del Comune di Camporosso
Massimo BOLLA Presidente della Commissione consiliare per le risorse
idriche del comune di Taggia
Francesca ANTONELLI del CIMAP-Coordinamento imperiese per l’acqua
pubblica
Giuseppe FAMA’ che coordina - Presidente dell’Associazione culturale
XXVAprile/Arci
Sono invitati i cittadini, le associazioni, i sindaci, i consiglieri comunali, le forze politiche e sociali della zona intemelia Ingresso libero.
Organizza: L’Associazione culturale intemeliaXXV Aprile/Arci
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