martedì, febbraio 15, 2011

Comunicato Biasotti su audizione di Marchionne oggi alla Camera dei Deputati

In un’inedita versione giacca e cravatta, per adempiere agli obblighi della Camera, si è presentato oggi all’audizione in sedi riunite delle Commissioni Camerali Attività Produttive e Trasporti l’a.d. Manager della Fiat Sergio Marchionne.
Ad una dettagliata relazione di Marchionne sul piano industriale, nella quale è stata ribadita la volontà di investire in Italia a patto che ci sia una governabilità degli stabilimenti in termini di rapporti con i lavoratori, hanno fatto seguito gli interventi dei Capigruppo dello Commissioni.
Primo ad intervenite l’Onorevole Sandro Biasotti Capogruppo PDL della IX Commissione Trasporti. Il parlamentare ligure ha esordito ringraziando l’ad della Fiat per aver deciso di puntare nuovamente sull’Italia ed un plauso all’evoluzione in positivo che stanno avendo le relazioni industriali grazie agli accordi Fiat. Secondo Biasotti è impensabile lavorare al 55% della capacità produttiva quando gli altri paesi raggiungono il 90%. L’auspicio è che, a seguito dei risultati nei rapporti raggiunti dal Gruppo Fiat altre società decidano di investire in Italia. Ma su alcuni aspetti è necessario fare alcune riflessioni.
Biasotti ha posto l’attenzione sull’indotto; soffermandosi sui problemi dei fornitori che operano prima della fase produttiva del Gruppo Fiat, e su quelli che lavorano nella fase post produzione come i concessionari, settore cui appartiene lo stesso Biasotti.
Per quel che riguarda i fornitori Marchionne ha rassicurato il capogruppo Pdl della Commissione Trasporti sulle garanzie di crescita: il piano c’è, l’incremento dei volumi pure e presto arriveranno le ricadute positive per il settore produttivo italiano. Sul versante dei concessionari, comparto da 400.000 dipendenti, come ha tenuto a ricordare Biasotti, pari al 12% del PIL, Marchionne ne ha riconosciuto le criticità. Si è trovato d’accordo sulla necessità di aprire una grande riflessione su come vada riorganizzata la rete di vendita per affrontare i cambiamenti del mercato.
Soddisfatto per l’incontro con l’ad Manager di Fiat, Biasotti ha sottolineato l’aspetto politico della vicenda Fiat. «Il Governo Italiano ha supportato la posizione di Fiat, affiancandola nella gestione dei rapporti con i sindacati cercando di giungere ad una migliore conduzione degli stessi – dice Biasotti – Mi chiedo che fine farebbe l’accordo Fiat e gli investimenti in Italia se ad affiancare la multinazionale fosse un Governo avverso alla gestione dei rapporti chiesta da Fiat? Per il sistema Paese sarebbe un disastro»
On. Sandro Biasotti

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