Riprendendo l’ironico spot elettorale di Marco Lupi, cogliamo l’occasione per riportare in primo piano la questione AMAIE. Ormai le posizioni della Lega Nord e del Pdl di Sanremo riguardo il futuro della società sono assolutamente chiare, ovvero, si valuta concretamente di cedere almeno il 40% delle quote ad un socio privato che porti un’iniezione di “capitale e di capacità manageriale” che, pare, siano assenti nella nostra città. Deve essere chiaro che questo significa che un privato diventerà “proprietario formale” di beni pubblici, realizzati anche con le tasse e le bollette pagate nel corso degli anni dai sanremesi. La necessità di questo ingresso sarebbe dovuta all’impossibilità per la stessa società di riuscire a ripianare il deficit accumulato, e alla contemporanea impossibilità di un intervento comunale.
Chiediamo allora: chi ripagherà il socio privato del capitale investito? Quali saranno le sue fonti di guadagno?
Sicuramente i cittadini attraverso il sensibile aumento delle tariffe.
Sicuramente i cittadini attraverso il peggioramento del servizio, per il taglio sul costo del lavoro.
Sicuramente i cittadini a causa dei minori investimenti effettuati.
E questo non è teoria, ma sono i fatti riscontrabili in Italia ove nella gestione sia entrato, anche come socio di minoranza, un privato. Lo conferma la Corte dei Conti nel recentissimo rapporto “Obiettivi e risultati delle operazioni di privatizzazione di partecipazioni pubbliche” (25 febbraio 2010), nel quale si afferma che l'aumento della capacità di generare profitti delle utilities privatizzate «è in larga parte dovuto più che a recuperi di efficienza sul lato dei costi, all'aumento delle tariffe che, infatti, risultano notevolmente più elevate di quelle richieste agli utenti di altri Paesi europei». E nello specifico “si osserva una dinamica dei prezzi molto accentuata soprattutto nel settore dell’acqua…..”
Quindi la “mitica” supremazia del privato sul pubblico pare essere sconfessata. Per far tornare in attivo le aziende privatizzate, i nuovi gestori si sono limitati ad aumentare le tariffe contando sulle posizioni di forza da loro occupate.
Questo è il futuro che si vuole per Sanremo?
Questa è l’unica soluzione possibile per salvaguardare un bene fondamentale della nostra comunità?
Per riprendere la metafora del mondo animale adoperata dal Presidente Lupi, il privato sembra proprio essere lo Sciacallo.
E allora, in una regione di Pecore, devono proprio essere i Lupi ad abbandonarci agli Sciacalli?
Per l’associazione Sanremo sostenibile
Francesca Antonelli
Giuseppe Longo
Chiediamo allora: chi ripagherà il socio privato del capitale investito? Quali saranno le sue fonti di guadagno?
Sicuramente i cittadini attraverso il sensibile aumento delle tariffe.
Sicuramente i cittadini attraverso il peggioramento del servizio, per il taglio sul costo del lavoro.
Sicuramente i cittadini a causa dei minori investimenti effettuati.
E questo non è teoria, ma sono i fatti riscontrabili in Italia ove nella gestione sia entrato, anche come socio di minoranza, un privato. Lo conferma la Corte dei Conti nel recentissimo rapporto “Obiettivi e risultati delle operazioni di privatizzazione di partecipazioni pubbliche” (25 febbraio 2010), nel quale si afferma che l'aumento della capacità di generare profitti delle utilities privatizzate «è in larga parte dovuto più che a recuperi di efficienza sul lato dei costi, all'aumento delle tariffe che, infatti, risultano notevolmente più elevate di quelle richieste agli utenti di altri Paesi europei». E nello specifico “si osserva una dinamica dei prezzi molto accentuata soprattutto nel settore dell’acqua…..”
Quindi la “mitica” supremazia del privato sul pubblico pare essere sconfessata. Per far tornare in attivo le aziende privatizzate, i nuovi gestori si sono limitati ad aumentare le tariffe contando sulle posizioni di forza da loro occupate.
Questo è il futuro che si vuole per Sanremo?
Questa è l’unica soluzione possibile per salvaguardare un bene fondamentale della nostra comunità?
Per riprendere la metafora del mondo animale adoperata dal Presidente Lupi, il privato sembra proprio essere lo Sciacallo.
E allora, in una regione di Pecore, devono proprio essere i Lupi ad abbandonarci agli Sciacalli?
Per l’associazione Sanremo sostenibile
Francesca Antonelli
Giuseppe Longo
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