L’Ambasciatore afgano a Roma Zia NEZAM, l’Assistente del
Segretario Generale della NATO Richard FROH ed il responsabile dell’Unità per
l'Afghanistan e dimensione regionale del Ministero degli Esteri Fabrizio BUCCI
interverrano, mercoledi 18 dicembre, nell’ambito del seminario per funzionari
ed ufficiali afgani che ha preso avvio oggi preso la sede dell’Istituto
Internazionale di Diritto Umanitario. Si tratta della terza iniziativa organizzata
dall’Istituto, grazie al sostegno del Ministero degli Esteri e della NATO, che
ha come obiettivo la sensibilizzazione di funzionari governativi della Difesa,
degli Esteri e dell’Interno ed alti ufficiali militari
delle forze armate e di polizia provenienti dall’Afghanistan, su tematiche
inerenti l’applicazione del diritto internazionale umanitario – elemento prioritario
al fine di rendere autonome le forze nazionali di sicurezza afgane – e dei diritti
umani, con particolare riferimento alle norme che promuovono
i
diritti delle donne e garantiscono la parità di genere. L’iniziativa rientra nel quadro delle azioni intraprese
dalla comunità internazionale per agevolare il processo di pace e di
consolidamento delle istituzioni democratiche in Afghanistan in cui l’Italia è
impegnata da tempo.
Tale impegno è rafforzato dall’accordo di parternariato e
collaborazione di lungo periodo siglato recentemente con le autorità afgane che
prevede il sostegno italiano per l’organizzazione di specifiche iniziative di
formazione con il coinvolgimento di istituzioni specializzate tra cui
l’Istituto di Sanremo. Come
sottolineato dal Prof. Fausto Pocar, Presidente dell’Istituto, l’organizzazione di
attività di formazione e divulgazione nel
campo specifico del diritto
internazionale umanitario e dei diritti umani, a
beneficio di paesi in cui le situazioni
di
conflitto e di instabilità persistono, assume
ancor più rilievo in Afghanistan se si considera il costante peggioramento
delle condizioni di sicurezza che rendono più evidenti le violazioni dei
diritti umani fondamentali. Il seminario, in lingua inglese con traduzione
simultanea in dari, sarà coordinato
da esperti civili e militari dell’Istituto altamente qualificati, con grande
esperienza nel campo della formazione in diritto umanitario e diritti umani.
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