Il Galletto di Natale diventa materia di studio e ricerca, nel progetto "La cultura alassina in tavola", per gli alunni del corso enogastronomico dell’Alberghiero della Città del Muretto. Il progetto elaborato dal Centro Studi del “Giancardi”, e promosso dall’ assessore alla politiche scolastiche Monica Zioni, si propone di promuovere tra le nuove generazioni gli usi e le consuetudini legati al cibo e alle tradizioni dei borghi e delle frazioni di Alassio. L’intento è quello di stimolare, attraverso l’universale culturale della arte culinaria, la piena integrazione de bambini e degli adolescenti di recente immigrazione al fine di favorire la convivenza civile e la socializzazione
dei sapori tra le diverse culture e religioni. Nel cinquantesimo dalla sua fondazione, l’Alberghiero vive nuove sfide legate alla conservazione delle ricette tradizione cercando di preservarle dalle contaminazioni della globalizzazione e dalla McDonaldizzazione delle cucine.
dei sapori tra le diverse culture e religioni. Nel cinquantesimo dalla sua fondazione, l’Alberghiero vive nuove sfide legate alla conservazione delle ricette tradizione cercando di preservarle dalle contaminazioni della globalizzazione e dalla McDonaldizzazione delle cucine.
Risvolti sociologici affrontati dai docenti delle materie umanistiche e di religione e supportati dalle testimonianze delle memorie storiche della città, di volta in volta conducono, attraverso esperienze personali, gli alunni nei luoghi e nei contesti in cui sono nate le ricette della tradizione così come sono state tramandate nei secoli dai “vecchi” alassini. Per il “galletto” e gli usi e le consuetudini legate alle feste di Natale è
stato invitato dagli organizzatori Gianni Croce, poeta dialettale e animatore culturale della filodrammatica alassina: a lui il compito di raccontare la storia e le leggende legate al dolce natalizio.
Il progetto condotto dai docenti Antonella Annitto, Monica Barbera, Elena Rossi, Paolo Tavaroli, Daniele Cuminetti, Ivano Ioime, Paolo Madonia e Franco Laureri si rifà all’esperienza di Terra Madre “I Granai Della Memoria” di Slow Food lanciato da Carlin Petrini anni or sono per raccogliere attraverso i nuovi media tutte le testimonianze di civiltà: storie, racconti e saperi da custodire e trasmettere alle future generazioni.
stato invitato dagli organizzatori Gianni Croce, poeta dialettale e animatore culturale della filodrammatica alassina: a lui il compito di raccontare la storia e le leggende legate al dolce natalizio.
Il progetto condotto dai docenti Antonella Annitto, Monica Barbera, Elena Rossi, Paolo Tavaroli, Daniele Cuminetti, Ivano Ioime, Paolo Madonia e Franco Laureri si rifà all’esperienza di Terra Madre “I Granai Della Memoria” di Slow Food lanciato da Carlin Petrini anni or sono per raccogliere attraverso i nuovi media tutte le testimonianze di civiltà: storie, racconti e saperi da custodire e trasmettere alle future generazioni.
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