Il Centro Studi “Stan Kenton” è lieto di presentare la XIII edizione del Festival della Canzone Jazzata di Sanremo “Zazzarazzaz 2011”. Si tratta di una manifestazione caratterizzante del cartellone estivo del Comune di Sanremo a partire dal 1997, quando il direttore artistico Freddy Colt ideò e realizzò la prima rassegna italiana dedicata alla canzone jazzata e al cosiddetto “swing italiano”. Ad inaugurarla furono chiamati, tra gli altri Sergio Caputo e Giorgio Conte. Mentre Caputo ebbe modo di tornare a Zazzarazzaz nel 2005, per Conte la data del ritorno è quella di quest’anno. L’edizione 2011 vedrà infatti come nome di punta proprio il più giovane dei fratelli avvocati astigiani votati allo swing e alla canzone d’autore: Giorgio Conte, che ha sempre mantenuto i contatti con l’associazione sanremese, è tra l’altro membro del particolare progetto “Sultanato dello Swing” nel quale ricopre, dal 2008, l’alta carica di “Gran Cadì”. Zazzarazzaz 2011 si articola in tre serate, ossia due concerti e un cineforum musicale. La prima serata si terrà mercoledì 10 agosto sul palco comunale di Piazza Borea d’Olmo. Sarà una sorta di serata di gala con l’intervento di due artisti. Ad aprire sarà il cantautore napoletano Lorenzo Hengeller, vincitore del Premio Carosone 2007. Si esibirà in una selezione di sue canzoni jazzate e qualche classico del repertorio swing italiano. La seconda parte della serata sarà invece affidata a Giorgio Conte che, con la sua chitarra e la sua voce, la sua ironia e la sua poeticità saprà incantare il pubblico sanremese. L’artista sarà accompagnato dalla fisarmonica di Walter Porro.
In apertura di serata si terrà, come da antica consuetudine, la chiacchierata al “Caffè del Palco”, ossia una breve intervista agli artisti coordinata dal giornalista Giovanni Choukhadarian, che nel “Sultanato dello Swing” gode del rango di “Turcopiliere”. Per assistere allo spettacolo è necessario acquistare il biglietto d’ingresso che sarà disponibile la sera stessa al prezzo di euro 10. La serata di gala è realizzata con il contributo del Comune di Sanremo, Assessorato alla
Promozione Turistica. La seconda serata si terrà giovedì 11 in Piazza San Siro, la stessa “location” dove Zazzarazzaz nacque nel ’97. Un ritorno dunque alle origini, allo scenario naturale di una piazza suggestiva, di fronte al Duomo di Sanremo. Lo spettacolo è dedicato ai cosiddetti “nuovi swingers” ossia a realtà emergenti del cantautorato o del revival. L’artista selezionato quest’anno è un po’ a metà strada tra i due mondi, ed è il gruppo degli “Zingarò” capeggiati dal chitarrista-cantante alassino Mario Cau, più noto come Kua. Il genere praticato dal quartetto è definito “gypsyswing italiano”, volendo sottolineare l’impronta gitana dello stile “manouche”, una modalità sincopata introdotta in europa dal jazzista zingaro Django Reinhardt. Gli Zingarò rivisitano con quel particolare stile (soprattutto chitarristico) alcuni immortali brani di Modugno,
Buscaglione o Paolo Conte.
La serata dell’11 è ad ingresso libero ed è realizzata in collaborazione con il CIV Luce a San Siro e l’Associazione Faremusica. Per concludere la XIII edizione si è pensato di ripristinare il Cineforum musicale, un’esperienza già collaudata due anni fa. Presso il Piccolo Teatro della Federazione Operaia in via Corradi si terrà Venerdì 12 un momento culturale che abbinerà la presentazione di un cd antologico alla visione di sequenze da film. Ogni edizione di Zazzarazzaz ha avuto una dedica ad un grande personaggio del genere celebrato: quest’anno si vuole ricordare (senza una particolare ricorrenza) il cantante-batterista Pippo Starnazza, autentico “outsider” degli anni ’40. Nell’incontro alla Federazione verrà infatti presentato il cd “Pippo Starnazza e il
Quintetto del Delirio” recentemente realizzato dall’etichetta romana Riviera Jazz Record con la curatela del grande critico musicale Adriano Mazzoletti, che sarà atteso anche a Sanremo. Nella stessa serata il giornalista Andrea Di Blasio, esperto di cinema, illustrerà la “seconda carriera” di Starnazza, quella cinematografica come caratterista in molti film del dopoguerra, dagli anni ’50 ai ’70. L’incontro sarà coordinato da Giovanni Choukhadarian.
Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 21,30. Pur trattandosi di un’annata di estreme ristrettezze per i pochi fondi messi a disposizione dal Comune, c’è stata la volontà condivisa di dare continuità al progetto Zazzarazzaz, uno dei pochi contenitori sanremesi di cultura musicale. La direzione artistica ha comunque cercato di garantire un cartellone qualitativo e un insieme di appuntamenti che siano all’altezza della rassegna. L’intento si è potuto perseguire anche grazie alla solidarietà di molti cittadini e addetti ai lavori che hanno speso pubblicamente parole d’elogio per questa rassegna. L’apporto concreto di realtà come il CIV di San Siro, l’associazione Faremusica (organizzatrice di Rock in the Casbah) e della stessa Federazione Operaia Sanremese ha infine permesso di completare il programma per offrire anche quest’anno al pubblico affezionato tre serate all’insegna dello swing, della canzone e della cultura.
In apertura di serata si terrà, come da antica consuetudine, la chiacchierata al “Caffè del Palco”, ossia una breve intervista agli artisti coordinata dal giornalista Giovanni Choukhadarian, che nel “Sultanato dello Swing” gode del rango di “Turcopiliere”. Per assistere allo spettacolo è necessario acquistare il biglietto d’ingresso che sarà disponibile la sera stessa al prezzo di euro 10. La serata di gala è realizzata con il contributo del Comune di Sanremo, Assessorato alla
Promozione Turistica. La seconda serata si terrà giovedì 11 in Piazza San Siro, la stessa “location” dove Zazzarazzaz nacque nel ’97. Un ritorno dunque alle origini, allo scenario naturale di una piazza suggestiva, di fronte al Duomo di Sanremo. Lo spettacolo è dedicato ai cosiddetti “nuovi swingers” ossia a realtà emergenti del cantautorato o del revival. L’artista selezionato quest’anno è un po’ a metà strada tra i due mondi, ed è il gruppo degli “Zingarò” capeggiati dal chitarrista-cantante alassino Mario Cau, più noto come Kua. Il genere praticato dal quartetto è definito “gypsyswing italiano”, volendo sottolineare l’impronta gitana dello stile “manouche”, una modalità sincopata introdotta in europa dal jazzista zingaro Django Reinhardt. Gli Zingarò rivisitano con quel particolare stile (soprattutto chitarristico) alcuni immortali brani di Modugno,
Buscaglione o Paolo Conte.
La serata dell’11 è ad ingresso libero ed è realizzata in collaborazione con il CIV Luce a San Siro e l’Associazione Faremusica. Per concludere la XIII edizione si è pensato di ripristinare il Cineforum musicale, un’esperienza già collaudata due anni fa. Presso il Piccolo Teatro della Federazione Operaia in via Corradi si terrà Venerdì 12 un momento culturale che abbinerà la presentazione di un cd antologico alla visione di sequenze da film. Ogni edizione di Zazzarazzaz ha avuto una dedica ad un grande personaggio del genere celebrato: quest’anno si vuole ricordare (senza una particolare ricorrenza) il cantante-batterista Pippo Starnazza, autentico “outsider” degli anni ’40. Nell’incontro alla Federazione verrà infatti presentato il cd “Pippo Starnazza e il
Quintetto del Delirio” recentemente realizzato dall’etichetta romana Riviera Jazz Record con la curatela del grande critico musicale Adriano Mazzoletti, che sarà atteso anche a Sanremo. Nella stessa serata il giornalista Andrea Di Blasio, esperto di cinema, illustrerà la “seconda carriera” di Starnazza, quella cinematografica come caratterista in molti film del dopoguerra, dagli anni ’50 ai ’70. L’incontro sarà coordinato da Giovanni Choukhadarian.
Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 21,30. Pur trattandosi di un’annata di estreme ristrettezze per i pochi fondi messi a disposizione dal Comune, c’è stata la volontà condivisa di dare continuità al progetto Zazzarazzaz, uno dei pochi contenitori sanremesi di cultura musicale. La direzione artistica ha comunque cercato di garantire un cartellone qualitativo e un insieme di appuntamenti che siano all’altezza della rassegna. L’intento si è potuto perseguire anche grazie alla solidarietà di molti cittadini e addetti ai lavori che hanno speso pubblicamente parole d’elogio per questa rassegna. L’apporto concreto di realtà come il CIV di San Siro, l’associazione Faremusica (organizzatrice di Rock in the Casbah) e della stessa Federazione Operaia Sanremese ha infine permesso di completare il programma per offrire anche quest’anno al pubblico affezionato tre serate all’insegna dello swing, della canzone e della cultura.
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