Le brillanti caricature di Tiziano Riverso e la penna sagace di Claudio Porchia. Questo è il simpatico – e pungente! - binomio da cui nasce “Un Festival di risate”, la mostra di 20 disegni del cartoonist Riverso, i cui testi sono realizzati dal giornalista Porchia, che verrà inaugurata domenica 13 febbraio alle ore 18 all’Hotel Firenze di Ospedaletti.
L’appuntamento rientra in SanremOff (www.sanremoff.it), il contenitore delle manifestazioni collaterali al Festival della Canzone Italiana, giunto alla settima edizione e ideato da Pepi Morgia che ne è anche direttore artistico.
“Con Un Festival di risate”– commenta Morgia – SanremOff esce dai confini della nostra città, per abbracciare e coinvolgere anche la vicina Ospedaletti. Qui la mostra rimarrà in esposizione sino a domenica 20 febbraio: sarà l’occasione per respirare l’aria del Festival anche ad Ospedaletti!” Nelle opere esposte si trovano i protagonisti della storia della kermesse i quali, tolti dal loro contesto e dal contorno scintillante del palco, prendono vita e diventano simpatiche “macchiette”. Lo spettatore può così scoprire il cuore matto di Little Tony; il faccione stupito di Louis Armstrong, costretto da Pippo Baudo ad abbandonare il palco dopo "When the saints go marchin ; le litigate di Modugno e di Villa. E ancora Celentano, Morandi e tanti altri artisti famosi. I disegni presentano alcuni momenti della storia manifestazione reinterpretati con uno stile distaccato e brillante. Le caricature diventano un contributo e, nello stesso tempo, un omaggio al Festival della Canzone Italiana che, nel bene e nel male, rimane il principale evento televisivo del nostro Paese.
Tiziano Riverso non è nuovo al Festival: negli ultimi anni è sempre stato presente all’interno di SanremOff con mostre originali e divertenti realizzate insieme al giornalista Claudio Porchia con cui ha costruito un “tandem” satirico e creativo che alimenta il dibattito culturale, sociale e di costume non solo del ponente ligure.
Dunque, alla domanda se si può ridere del Festival e della sua intera storia, Tiziano Riverso risponde senza alcun dubbio: “Diciamo che è doveroso riderne, perché questo “signore” sessantenne, che ha attraversato così tanta storia italiana, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il lazzo, la battuta salace, la satira e l’umorismo. La sua stessa storia e i suoi personaggi sono intrisi di momenti comici, ridicoli, a volte drammatici, altre volte disarmanti, così come la vera commedia dell’arte ma in salsa televisiva, un feuilleton a puntate alla Sandro Bolchi, con colpi di scena che devono tenere lo spettatore incatenato alla poltrona” .
Sino a domenica 20 febbraio. Ingresso libero.
L’appuntamento rientra in SanremOff (www.sanremoff.it), il contenitore delle manifestazioni collaterali al Festival della Canzone Italiana, giunto alla settima edizione e ideato da Pepi Morgia che ne è anche direttore artistico.
“Con Un Festival di risate”– commenta Morgia – SanremOff esce dai confini della nostra città, per abbracciare e coinvolgere anche la vicina Ospedaletti. Qui la mostra rimarrà in esposizione sino a domenica 20 febbraio: sarà l’occasione per respirare l’aria del Festival anche ad Ospedaletti!” Nelle opere esposte si trovano i protagonisti della storia della kermesse i quali, tolti dal loro contesto e dal contorno scintillante del palco, prendono vita e diventano simpatiche “macchiette”. Lo spettatore può così scoprire il cuore matto di Little Tony; il faccione stupito di Louis Armstrong, costretto da Pippo Baudo ad abbandonare il palco dopo "When the saints go marchin ; le litigate di Modugno e di Villa. E ancora Celentano, Morandi e tanti altri artisti famosi. I disegni presentano alcuni momenti della storia manifestazione reinterpretati con uno stile distaccato e brillante. Le caricature diventano un contributo e, nello stesso tempo, un omaggio al Festival della Canzone Italiana che, nel bene e nel male, rimane il principale evento televisivo del nostro Paese.
Tiziano Riverso non è nuovo al Festival: negli ultimi anni è sempre stato presente all’interno di SanremOff con mostre originali e divertenti realizzate insieme al giornalista Claudio Porchia con cui ha costruito un “tandem” satirico e creativo che alimenta il dibattito culturale, sociale e di costume non solo del ponente ligure.
Dunque, alla domanda se si può ridere del Festival e della sua intera storia, Tiziano Riverso risponde senza alcun dubbio: “Diciamo che è doveroso riderne, perché questo “signore” sessantenne, che ha attraversato così tanta storia italiana, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il lazzo, la battuta salace, la satira e l’umorismo. La sua stessa storia e i suoi personaggi sono intrisi di momenti comici, ridicoli, a volte drammatici, altre volte disarmanti, così come la vera commedia dell’arte ma in salsa televisiva, un feuilleton a puntate alla Sandro Bolchi, con colpi di scena che devono tenere lo spettatore incatenato alla poltrona” .
Sino a domenica 20 febbraio. Ingresso libero.
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