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Considerate le motivazioni dell'Autorità per la concorrenza, riferite proprio alla precedente edizione del Festival - spiega l'associazione - chiunque abbia speso soldi nel televoto di Sanremo 2010, può chiedere la restituzione di quanto pagato. E' sufficiente reperire i tabulati telefonici relativi al periodo considerato (febbraio 2010) per comprovare la spesa in televoti.
La stessa richiesta potrà essere avanzata da parte di coloro che voteranno gli artisti in gara nell'edizione del Festival che apre oggi i battenti.
Ciò - prosegue il Codacons - in virtù del mancato adeguamento da parte della Rai ai richiami dell'Antitrust e alle direttive stabilite dall'Agcom, volte proprio ad impedire alterazioni delle classifiche ad opera di call center.
Il Codacons sta preparando inoltre una formale diffida nei confronti di Rai, Telecom e Comune di Sanremo - inviata per conoscenza anche ad Agcom, Antitrust e Procure della Repubblica di Sanremo e di Roma - affinchè venga immediatamente sospeso il televoto dalla gara canora.
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