Dalla raccolta di articoli scritti dal noto giornalista Dario Tesser nell’ormai lontano 1981 per il Gazzettino di Treviso, nasce l’opera Storia d’altri tempi che ricorda le abitudini e i costumi della Marca caratteristici del dopoguerra e ormai persi nel tempo. Quarantuno episodi per raccontare la vita dei trevigiani.
Il taglio è leggero, scorrevole, a volte persino scanzonato perché ciò che contraddistingue la nostra gente, come sottolinea anche Adriano Madaro nell’introduzione, è quell’ineffabilità perfettamente riassunta nel nostro “mi no vào combatar”. Si ripercorrono così le storie delle osterie, dei vecchi cinema, del Montello, delle gite a Jesolo (ma sarebbe meglio dire Cavazuccherina) o in periferia , dei modi di dire dialettali e quindi delle tanto amate
“ombre”. Ogni capitolo è inoltre arricchito da foto storiche della città di Treviso che ancor più riportano a momenti passati e fanno rivivere la Treviso d’un tempo.
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