Il presidente del Casinò di Sanremo Donato Di Ponziano, relatore su turismo e management in atenei italiani e statunitensi, interviene sulla proposta del Ministro Brambilla di istituire case da gioco nelle strutture ricettive a cinque stelle.
“ La rivalutazione delle potenzialità turistiche del paese Italia non può prescindere dall’integrazione di più componenti messe a sistema e perfettamente organizzate. Mi riferisco alla realizzazione di infrastrutture viarie e ludiche ma anche alla riqualificazione dei servizi, componenti basilari di qualsiasi offerta turistica oltre che di quella qualità della vita che noi tutti ricerchiamo. Dobbiamo, forse, imparare ad esaltare e a valorizzare le peculiarità dei nostri singoli territori creando anche per il “made in Italy” ricettivo un marchio d’eccellenza. Abbiamo città d’Arte conosciute in tutto il mondo ma anche capolavori e centri storici minori che potrebbero essere ancora più valorizzati. Abbiamo una enogastronomia che ben si coniuga con eventi culturali e con il concetto di”wellness” tanto esaltato e sostenuto, peculiarità che dobbiamo maggiormente affermare a livello internazionale.
Sarebbe auspicabile percorrere nuovi campi di azione come il potenziamento delle strutture golfistiche che a livello europeo ed extraeuropeo stanno prendendo piede, realizzando risultati lusinghieri in termini di crescita del territorio e delle sue capacità turistiche e di accoglienza. Il golf è una nuova frontiera per attrarre flussi turistici di medio ed alto target, flussi che i tour operator mondiali si contendono.
Ritengo che ci sia molto da lavorare ma che il turismo italiano abbia le potenzialità per riaffermarsi e riconquistare la sua posizione di primo piano. Mancano forse obbiettivi precisi e le professionalità per realizzarle. Non abbiamo certo bisogno in Italia di nuovi kursaal.
Abbiamo già assistito al proliferare delle offerte di gioco che diventeranno con le Video lotterie direttamente concorrenziali con gli attuali casinò. Forse bisognerebbe riflettere che il mercato appare già saturo e quindi investire nel turismo su altre direttrici, creando un progetto globale, capace di differenziarsi e di abbracciare le peculiarità dei territori italiani.
Dopo queste brevi considerazioni, definirei quantomeno discutibile se non inopportuna l’ipotesi di aprire nuove case da gioco quando è sotto gli occhi di tutti che i “casinò diffusi” sono già presenti ovunque ed altri arriveranno con l’installazione delle Vlt. E’ forse il momento di chiedersi se vogliamo davvero fare del nostro “Bel Paese” famoso per la cultura, per l’arte e per la musica la capitale internazionale del gioco d’azzardo.”
Il dott. Donato Di Ponziano, ha tenuto, tra l’altro, il 16 dicembre 2009, una “lectio Magistralis” alla facoltà di Economia e Commercio dell’università di Torvergata a Roma lezione riservata ai Laureati in Economia e Commercio iscritti al Master Post Laurea “Sport management, pianificazione e controllo”. Tema affrontato ed approfondito: “ Organizzazione, impatto economico e sviluppo dei grandi eventi sportivi.”
“ La rivalutazione delle potenzialità turistiche del paese Italia non può prescindere dall’integrazione di più componenti messe a sistema e perfettamente organizzate. Mi riferisco alla realizzazione di infrastrutture viarie e ludiche ma anche alla riqualificazione dei servizi, componenti basilari di qualsiasi offerta turistica oltre che di quella qualità della vita che noi tutti ricerchiamo. Dobbiamo, forse, imparare ad esaltare e a valorizzare le peculiarità dei nostri singoli territori creando anche per il “made in Italy” ricettivo un marchio d’eccellenza. Abbiamo città d’Arte conosciute in tutto il mondo ma anche capolavori e centri storici minori che potrebbero essere ancora più valorizzati. Abbiamo una enogastronomia che ben si coniuga con eventi culturali e con il concetto di”wellness” tanto esaltato e sostenuto, peculiarità che dobbiamo maggiormente affermare a livello internazionale.
Sarebbe auspicabile percorrere nuovi campi di azione come il potenziamento delle strutture golfistiche che a livello europeo ed extraeuropeo stanno prendendo piede, realizzando risultati lusinghieri in termini di crescita del territorio e delle sue capacità turistiche e di accoglienza. Il golf è una nuova frontiera per attrarre flussi turistici di medio ed alto target, flussi che i tour operator mondiali si contendono.
Ritengo che ci sia molto da lavorare ma che il turismo italiano abbia le potenzialità per riaffermarsi e riconquistare la sua posizione di primo piano. Mancano forse obbiettivi precisi e le professionalità per realizzarle. Non abbiamo certo bisogno in Italia di nuovi kursaal.
Abbiamo già assistito al proliferare delle offerte di gioco che diventeranno con le Video lotterie direttamente concorrenziali con gli attuali casinò. Forse bisognerebbe riflettere che il mercato appare già saturo e quindi investire nel turismo su altre direttrici, creando un progetto globale, capace di differenziarsi e di abbracciare le peculiarità dei territori italiani.
Dopo queste brevi considerazioni, definirei quantomeno discutibile se non inopportuna l’ipotesi di aprire nuove case da gioco quando è sotto gli occhi di tutti che i “casinò diffusi” sono già presenti ovunque ed altri arriveranno con l’installazione delle Vlt. E’ forse il momento di chiedersi se vogliamo davvero fare del nostro “Bel Paese” famoso per la cultura, per l’arte e per la musica la capitale internazionale del gioco d’azzardo.”
Il dott. Donato Di Ponziano, ha tenuto, tra l’altro, il 16 dicembre 2009, una “lectio Magistralis” alla facoltà di Economia e Commercio dell’università di Torvergata a Roma lezione riservata ai Laureati in Economia e Commercio iscritti al Master Post Laurea “Sport management, pianificazione e controllo”. Tema affrontato ed approfondito: “ Organizzazione, impatto economico e sviluppo dei grandi eventi sportivi.”
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