
Per dare un’idea di quanto sia importante la ricorrenza del 2 novembre, non solo per i crisantemi ma per tutti i fiori che vengono commercializzati in questa occasione, è sufficiente pensare che il 2 novembre concentra, da solo, il 30% del commercio floricolo totale italiano. Diverso il discorso per quanto riguarda il distretto di Sanremo che, grazie al peso delle esportazioni, attenua l’effetto di questo e altri picchi diluendolo su tutto l’arco dell’anno.
Notizie sicuramente buone arrivano dalle quotazioni dei crisantemi che, nonostante la crisi, restano in linea con quelle dello scorso anno: tra 0,65 e 0,74 euro a stelo i prezzi medi all’ingrosso delle varietà Anastasia, Avignon, Dalia, Dylana, Eleonora, Pin Pon, Resolute, Sheena, Snow Down, Spider e Veneri. Fa eccezione la varietà Turner, quotata da 3 a 3,50 euro a stelo. Per quanto riguarda la commercializzazione, le grosse partite vengono acquistate prevalentemente “sul campo”, offrendo un prezzo totale per tutta la produzione e concordando la consegna nei giorni stabiliti.
Buone anche le vendite di altri fiori, in particolare lilium, orchidee, anemoni e ranuncoli.
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