lunedì, dicembre 05, 2011

Ceriana canta al Casinò per Rocchetta Vara

L’associazione “Pro Ceriana” e le corali del paese “che canta” promuovono un concerto per beneficenza a favore delle popolazioni della Val di Vara colpite dall’alluvione del 25 ottobre u.s. Il concerto avrà luogo venerdì 16 dicembre, alle ore 21:15, al Teatro dell'Opera del Casinò di Sanremo.Il borgo di Ceriana, noto per le sue tradizioni corali e culturali, ha vissuto undici anni fa la catastrofe di un evento calamitoso che ha spezzato due vite umane: da quel giorno mai si è assopito il senso di solidarietà e di condivisione di dolore verso quelle terre e quelle popolazioni che subiscono tragedie simili.Ecco perché insieme all’Amministrazione Comunale, che patrocinerà l’evento, le realtà sociali hanno pensato ad una serata musicale nel Teatro del Casino Municipale di Sanremo per il giorno 16 dicembre 2011, alle ore 21, intitolata “Ceriana canta per Rocchetta Vara”: l’intero ricavato del concerto sarà devoluto alla comunità di Rocchetta Vara. Interverranno all’evento il sestetto “Lajò”, la corale delle Mamme Canterine, le Garsune de “Seriana”, la Compagnia Baradàn, il Coro della Valle e la Compagnia “Sacco”. L’iniziativa ha trovato subito il consenso ed il sostegno del Presidente della Casinò spa, Giuseppe Di Meco, che ha offerto la disponibilità del Teatro, e del Sindaco della Città dei Fiori Maurizio Zoccarato che ha concesso il patrocinio alla manifestazione.Rocchetta Vara, come quasi tutti i comuni della Val di Vara, è stato pesantemente colpito dall'alluvione di martedì 25 Ottobre: tutte le frazioni sono rimaste completamente isolate per tre giorni. La scuola materna ed elementare sono state sgombrate in fretta e senza vittime, ma contando i danni troviamo tante case inagibili, anziani malati trasportati in ospedale con elicotteri e persino i piccoli alunni della scuola materna ed elementare di Rocchetta, che abitano a Veppo, sono riusciti a rientrare a casa solo con l'elicottero. Rocchetta, fortunatamente, conta tanti danni a case, mezzi e infrastrutture ma nessun morto né dispersi. Il Comune ha visto trascinata via una autovettura ad uso del personale operaio e danni ingenti al centro sportivo, al nuovo parcheggio e in generale a tutta la viabilità comunale. Danni ingenti anche alle nuove opere appena ultimate come la strada di “Stadomelli”, completamente strappata via dal Fiume in numerosi tratti. Ancora interrotta da una enorme frana la provinciale per Veppo.Dichiara il Sindaco di Ceriana Bruna Rebaudo: “Dal giorno successivo all’alluvione ho contattato il Sindaco di Rocchetta, Riccardo Barotti, con il quale sono rimasta costantemente in contatto, al fine di garantire il sostegno economico e solidale della nostra gente. I cori di Ceriana sono molto attenti al tema della solidarietà ed hanno riposto subito con entusiasmo all’appello della nostra Pro Loco. Confidiamo in una grande partecipazione di pubblico”.I cori di Ceriana rappresentano la testimonianza più viva delle tradizioni polivolcali del Ponente Ligure. La tradizione musicale di Ceriana pone le sue radici nel medioevo ed è strettamente legata al culto di Maria: al 1200, epoca di fondazione della prima “Chiesetta Rustica” della Villa, si fa risalire la composizione dell’antichissima lauda “Maria, a bambinèla”, primo di una lunga serie di testi musicati, destinati all’invocazione della Madre di Gesù. La vocazione della gente di Ceriana che si identifica e si riconosce in queste arti, è testimoniata dall’attività dei Cori, della Compagnia Teatrale e delle altre associazioni che sono parte integrante della vita stessa del paese. Un rilievo assoluto è da attribuire alle Confraternite che accompagnano la crescita fisica e spirituale di ogni cerianese, di cui il canto è elemento fondamentale. Così come lo è, nell’ambito delle funzioni religiose, il recupero delle antiche e recenti laude. Caratteristica fondamentale del canto cerianasco sia sacro che profano è la tecnica, studiatissima, del “Basso di Bordone”. Canto “a cappella”, eseguito liberamente dai cantori, senza maestro, normalmente in cerchio durante i concerti, o intorno ad un tavolo - quando in occasione delle numerosissime feste di Ceriana - spesso si formano spontanei gruppi di canto.Nella seconda metà del XX secolo eminenti etnomusicologi hanno tentato di individuare l’origine di questo stile di canto, presente fino agli anni ‘70 anche in altre località del ponente ligure, ma ormai eseguito, con certezza, solo a Ceriana. Proprio in virtù di questa unicità, Ceriana è definito uno dei due poli della tradizione canora e popolare della Liguria, insieme a Genova e ai suoi “Trallallero”. Hanno esaminato e registrato i nostri canti studiosi di fama internazionale quali: Alan Lomax (Stati Uniti), Diego Carpitella, Luciano Berio, Roberto Leydi, Edward Neil, Mauro Balma, Paolo Giardelli, Giovanna Marini, e tanti altri.Tramandati oralmente di generazione in generazione, i canti narrano di vicende amorose o cavalleresche ambientate in epoca pre-unitaria e chiaramente appaiono come testi concepiti ben prima del 1861. Di questi ultimi non si conosce l’autore, mentre tantissimi altri sono stati composti da cerianaschi, alcuni ancora viventi. A testimonianza di questa tradizione canora, è vigorosa l'attività dei Cori di Ceriana che ancora oggi si fanno promotori della diffusione della cultura del borgo in ogni parte del Mondo.

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