L’artista genovese Monica Frisone (foto) ha concluso il 2011 con una seconda partecipazione alla mostra promossa dal Padiglione Italia "L'arte non è cosa nostra", chiamata nuovamente da Vittorio Sgarbi ad esporre a Torino, nell'evento conclusivo della 54esima Biennale di Venezia, dopo un primo invito in occasione della precedente esposizione di Milano dello scorso ottobre. Due opere in mostra, la prima nella storica Galleria milanese Vittorio Emanuele e la seconda nella prestigiosa Sala Nervi di Palazzo delle Esposizioni di Torino. Due lavori tra loro molto diversi, intendendo così sottolineare la versatilità dell'artista, la sua continua evoluzione stilistica e la ricerca di una sperimentazione nell'uso dei materiali più propriamente contemporanei. Monica Frisone infatti concentra prevalentemente la sua attenzione sulla rilettura di soggetti fotografici attraverso una marcata impronta grafica a la sperimentazione tecnica, grazie anche alla stretta collaborazione con fotografi al suo pari aperti alla contaminazione. L'artista si allontana dunque da un iperrealismo che poco si adatta al suo bisogno di trasformare quella realtà che lo scatto le pone dinanzi e che sente invece di dover filtrare attraverso il proprio sentire, modificando ed astraendo l'immagine nel momento in cui la traspone sul supporto pittorico, anch'esso non necessariamente tradizionale, con l'intento di proporre rappresentazioni lontane dalla mera riproduzione della realtà vera per offrirne un'altra d'autore. Il risultato finale richiama le esperienze di camera oscura dove la capacità di “tagliare” l’immagine, liberandola dal superfluo, consente all'artista di ri-leggerne il soggetto e appropriarsene in quanto sua “creazione”. Dalle sue opere traspare grande sicurezza, sensualità degli sguardi, fluidità e soavità delle pose e nello stesso tempo durezza e precisione, la marcatura dei segni, della linea che contorna la sua pittura. Un'artista che rapisce con l'uso dei colori e delle forme così nitide, perfette e stilizzate.
La direttrice artistica del duplice evento milanese e torinese, la critica d'arte Giorgia Cassini, già curatrice di una personale dell'artista, ha sottolineato la grande forza estetica delle opere della Frisone, l'energia che esse emanano e che cattura lo sguardo. In diverse occasioni la dott.ssa Cassini ha avuto modo di evidenziare il carattere cosmopolita di un lavoro da lei giudicato brillante, in splendida progressione, e dall’impatto sofisticato e glamorous.
La Frisone conclude così un anno il cui bilancio è decisamente all'attivo considerando che nel solo 2011, oltre alla citata doppia partecipazione alla Biennale di Venezia, è stata scelta dal direttore artistico del Museo Magma, Paolo Feroce, in qualità di artista in collezione museale, e dalla nuova nata Galleria Avantgarde di design e arte contemporanea che la annovera tra i propri artisti. Una carriera in costante ascesa, soprattutto se si tiene conto che solo dal 2007 Monica Frisone decise di dedicarsi completamente all’arte; da allora la sua professionalità e la qualità artistica del suo lavoro le hanno permesso di ricevere numerosi riconoscimenti da parte della critica ed essere quindi selezionata in rose ristrettissime di nomi per mostre internazionali.
La direttrice artistica del duplice evento milanese e torinese, la critica d'arte Giorgia Cassini, già curatrice di una personale dell'artista, ha sottolineato la grande forza estetica delle opere della Frisone, l'energia che esse emanano e che cattura lo sguardo. In diverse occasioni la dott.ssa Cassini ha avuto modo di evidenziare il carattere cosmopolita di un lavoro da lei giudicato brillante, in splendida progressione, e dall’impatto sofisticato e glamorous.
La Frisone conclude così un anno il cui bilancio è decisamente all'attivo considerando che nel solo 2011, oltre alla citata doppia partecipazione alla Biennale di Venezia, è stata scelta dal direttore artistico del Museo Magma, Paolo Feroce, in qualità di artista in collezione museale, e dalla nuova nata Galleria Avantgarde di design e arte contemporanea che la annovera tra i propri artisti. Una carriera in costante ascesa, soprattutto se si tiene conto che solo dal 2007 Monica Frisone decise di dedicarsi completamente all’arte; da allora la sua professionalità e la qualità artistica del suo lavoro le hanno permesso di ricevere numerosi riconoscimenti da parte della critica ed essere quindi selezionata in rose ristrettissime di nomi per mostre internazionali.
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