Secondo appuntamento della rassegna "Un libro... un autore", organizzata dalla Libreria Cento Fiori con il patrocinio dell'Assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Finale Ligure e della Biblioteca Mediateca Finalese, martedì 27 dicembre, alle ore 17, in Sala Gallesio a Finalmarina (via Pertica, ingresso libero).In programma la presentazione del libro di Elisabetta Chivino e Paolo Bernardelli "Per chi? Generale, per chi?", edito dalla Cento Fiori. L'incontro sarà condotto dal giornalista e scrittore Pier Paolo Cervone."Per chi? Generale, per chi?" racconta la storia di una famiglia genovese dall'inizio dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale, storia che si svolge tra camicie rosse e tricolori, battaglie risorgimentali e guerre mondiali, raccontata attraverso lettere, diari, appunti, conservati presso la famiglia, di cui un discendente è tra i due autori. Tra i suoi membri forse il più famoso è Stefano Canzio, genero di Garibaldi, avendone sposato la figlia Teresita, al fianco del generale in tutte le battaglie e nella vita privata. E alla morte del generale, protagonista di primo piano nella battaglia politica post risorgimentale a Genova e in Italia.Una famiglia che vanta come antenato Michele Canzio, che contribuì a rendere ancora più bella la sua Genova, ricordato per il giardino di Villa Durazzo a Pegli, tra i più prestigiosi d'Europa, e per l'attività di impresario teatrale del Carlo Felice. Il nipote di Michele Canzio, cugino primo di Stefano, è Michele Novaro, autore della musica dell'Inno di Italia, le cui parole sono di Mameli.Tutti e due, padre e figlio, Michele e Stefano, sono sepolti nel cimitero monumentale di Staglieno. Anche il resto della famiglia, dal fondatore del Cai Ettore Canzio agli ultimi nipoti Bruno e Ezio, è caratterizzato dalla stessa volontà vitale di partecipazione agli avvenimenti storici del proprio tempo e dal gusto dell'avventura.Il titolo si ispira alla frase detta dallo stesso Stefano Canzio a Garibaldi nel momento della disfatta di Mentana, quando, afferrando le redini del cavallo del generale deciso ad andare avanti e pronto a morire, sconvolto dal dolore della sconfitta nella battaglia, gli grida: "Per chi vuol farsi ammazzare generale, per chi?" facendolo rinsavire e salvandogli con ogni probabilità la vita.Testimone oculare di questo episodio storico e tragico è stato Anton Giulio Barrili, grande amico di Stefano nel suo libro "Con Garibaldi alle porte di Roma,1867" Quell'Anton Giulio Barrili che a Finale conosciamo bene, visto che sua madre era finalese, che lui considerò Finale come suo luogo di soggiorno privilegiato, ambientandovi due dei romanzi più pregiati della sua produzione, ripubblicati proprio dalle nostre edizioni Cento Fiori: "Re di Cuori" e "Castel Govone". Con quest'ultimo in particolare è iniziata nove anni fa la produzione editoriale della Libreria Cento Fiori. Per l'occasione verrà offerto un rinfresco alla cittadinanza.
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