Buongiorno, scrivo al giornale riguardo l’annullamento di Rock in the Casbah 2010. Sono una studentessa sanremese di 19 anni e sono rimasta molto delusa ed amareggiata alla notizia che quest’anno la ormai decennale manifestazione non si terrà per mancanza di fondi. Trovo che la decisione comunale di non stanziare sufficenti finanziamente per permettere lo “spettacolo” sia da considerarsi una manovra poco vantaggiosa per la città, per i suoi cittadini e per i già pochi turisti che ci sono. Sanremo infatti vuole proporsi come città basata sul turismo ( e sulla MUSICA!!!!) ma poi opera una serie di scelte che sembrano andare contro questa prospettiva. Di contro, è vero che la situazione economica generale è critica (ho visto molte altre manifestazioni annullate anche in altri comuni), ma è anche vero che R.I.T.C sarebbe costato quanto un concerto in piazza Colombo, ma avrebbe avuto molta più notorietà, oltre che ad una durata maggiore. Inoltre la rassegna musicale stava acquisendo negli anni sempre maggior successo e notorietà, facendosi conoscere anche a livello nazionale e dava l’opportunità alla “pigna” di sollevarsi un pochino, poiché spesso dimenticata e lasciata a se stessa (fattore causato soprattutto dall’ingnoranza di molte persone della sua bellezza e del suo valore storico). Infine mi dispiace anche a causa di un fattore personale ed egoistico: infatti da “amante della musica” è stata annullata l’unica manifestazione in zona che permetteva di ascoltare musica dal vivo di tutti i generi e gusti e consentiva di sentire (gratis e a casa propria,cose che fanno sempre piacere) gruppi di livello nazionale in una scenografia magnifica come piazza San Costanzo, affermazione fatta anche dai Linea 77.
Dunque esprimo tutto il mio dissenso a questa decisione e alle persone responsabili.
Una semplice cittadina
Dunque esprimo tutto il mio dissenso a questa decisione e alle persone responsabili.
Una semplice cittadina
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