Da Simone Parisi: Grazie a tutti.
Abbiamo avuto conferma dell'affetto e dell'attaccamento alla Casbah, alla manifestazione, alla musica. Questi giorni di mail, prese di posizione, urla rabbiose, frustrazione hanno descritto e sottolineato il peso che un Rock In The Casbah ha e che avrà. Ci è piaciuto leggere di ragazzi vent'anni più giovani di noi che, spinti dalle medesime finalità, hanno scritto a giornali vari per esprimere il proprio disappunto per la perdita dell'11esima edizione... Facce che abbiamo avuto davanti in questi anni durante uno dei concerti memorabili che solo Sanco seppe regalare, volti esplosi di un sorriso reale, talmente bello da muoverli ora in parole di reale stima.
Molti di noi a Sancostanzo son nati o cresciuti, molti l'hanno scoperta e si sono innamorati subito, molti hanno parenti, amici, genitori che vivono lì d'intorno. Tutti noi abbiamo sempre creduto nell'importanza della musica, ci siamo affinati per renderci sempre più professionali per confezionarla, tutti noi abbiamo sempre voluto vedere allegria e divertimento regnare nelle terrazze di Sanco, abbiamo sempre goduto dei complimenti fatti per un luogo incredibile dove la musica si trova spesso denudata e splendidamente vestita d'anima e di luna. Frankie Hi-nrg venne qui nel 2004, in occasione del Festival di qualche anno dopo ebbe parole di stima incondizionata per la manifestazione, così fu lo stesso per Francesco Bianconi dei Baustelle protagonisti nel 2005. Alioscia dei Royali ci mandò un sms bellissimo l'anno scorso, il manager dei Linea 77 terminò la serata stringendomi la mano e dicendo: "nemmeno l'Heineken vale la Casbah", Toffolo dei Ragazzi morti volle sapere tutta la storia del luogo e si fermò a giocare coi bimbi di Sanco durante il Check... Tutti splendidamente colpiti come tutti voi.
La Casbah però ha sempre bisogno di allegria, è come una donna bellissima che chiede amore continuo... perchè è la Casbah il nocciolo, il seme ed il perchè di questi 10 anni.
Le difficoltà sono reali, i soldi pochini, ma i muri e le terrazze sono sempre quelli ...
Vi daremo la possibilità di vestirvi di Casbah e di viverla ancora .... Art in the Casbah negli ultimi 2 anni ha aperto la rassegna Rock, ha visto cultura, cinema e musiche come protagoniste, ed ancora lo sarà per questo 2010.
Ama la Casbah. Sulle terrazze di Sanco la prima settimana di agosto. Vestiti di Casbah
Nulla si crea, tutto si trasforma
Abbiamo avuto conferma dell'affetto e dell'attaccamento alla Casbah, alla manifestazione, alla musica. Questi giorni di mail, prese di posizione, urla rabbiose, frustrazione hanno descritto e sottolineato il peso che un Rock In The Casbah ha e che avrà. Ci è piaciuto leggere di ragazzi vent'anni più giovani di noi che, spinti dalle medesime finalità, hanno scritto a giornali vari per esprimere il proprio disappunto per la perdita dell'11esima edizione... Facce che abbiamo avuto davanti in questi anni durante uno dei concerti memorabili che solo Sanco seppe regalare, volti esplosi di un sorriso reale, talmente bello da muoverli ora in parole di reale stima.
Molti di noi a Sancostanzo son nati o cresciuti, molti l'hanno scoperta e si sono innamorati subito, molti hanno parenti, amici, genitori che vivono lì d'intorno. Tutti noi abbiamo sempre creduto nell'importanza della musica, ci siamo affinati per renderci sempre più professionali per confezionarla, tutti noi abbiamo sempre voluto vedere allegria e divertimento regnare nelle terrazze di Sanco, abbiamo sempre goduto dei complimenti fatti per un luogo incredibile dove la musica si trova spesso denudata e splendidamente vestita d'anima e di luna. Frankie Hi-nrg venne qui nel 2004, in occasione del Festival di qualche anno dopo ebbe parole di stima incondizionata per la manifestazione, così fu lo stesso per Francesco Bianconi dei Baustelle protagonisti nel 2005. Alioscia dei Royali ci mandò un sms bellissimo l'anno scorso, il manager dei Linea 77 terminò la serata stringendomi la mano e dicendo: "nemmeno l'Heineken vale la Casbah", Toffolo dei Ragazzi morti volle sapere tutta la storia del luogo e si fermò a giocare coi bimbi di Sanco durante il Check... Tutti splendidamente colpiti come tutti voi.
La Casbah però ha sempre bisogno di allegria, è come una donna bellissima che chiede amore continuo... perchè è la Casbah il nocciolo, il seme ed il perchè di questi 10 anni.
Le difficoltà sono reali, i soldi pochini, ma i muri e le terrazze sono sempre quelli ...
Vi daremo la possibilità di vestirvi di Casbah e di viverla ancora .... Art in the Casbah negli ultimi 2 anni ha aperto la rassegna Rock, ha visto cultura, cinema e musiche come protagoniste, ed ancora lo sarà per questo 2010.
Ama la Casbah. Sulle terrazze di Sanco la prima settimana di agosto. Vestiti di Casbah
Nulla si crea, tutto si trasforma
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