Nell’ambito della Settimana dei Diritti organizzata dal Comune di Genova, il Galata Museo del Mare ospita una delle due sezioni di “Come in cielo così in terra”, progetto ideato e curato dall’artista Virginia Monteverde. La mostra monografica che si sviluppa tra il centro storico e il Museo e che prevede un’istallazione di 40 metri nella piazza Anonima di vico dei Fregoso e una videoproiezione nella sala della galea, verrà presentata al pubblico mercoledì 14 alle ore 17.00.
Un’installazione artistica nel cuore del Ghetto. Nel ventre mollo di Genova, là dove i turisti non hanno ancora imparato ad avventurarsi, in una piazza che non ha neppure nome, l’artista Virginia Monteverde monterà la propria installazione di 40 metri quadrati, tesa sulle impalcature che fasciano un edificio in ristrutturazione.
Succede il 15 luglio a Genova, nella “piazza Anonima” di vico dei Fregoso, un varco aperto dalle bombe della seconda guerra mondiale. Si tratta di un dipinto digitale, dove l’immagine si “scioglie” fondendo colori e forme. Rappresenta turisti in visita a Genova: proprio nel cuore dimenticato della città, nuovi turisti varcheranno una sorta di soglia proibita, per vedere la gigantografia, deformata, di sé stessi.
Il 14 luglio, alle 17, nell’auditorium del Galata Museo del Mare, l’inaugurazione: con il fondatore di San Benedetto, don Andrea Gallo, Nando Dalla Chiesa e Maria Paola Profumo, presidente del MuMa, Istituzione dei Musei del Mare. L’altra sezione dell’esposizione di Monteverde, una videoproiezione, è allestita nella sala della galea, al Galata. Le immagini digitali degli ultimi di Genova, trattate dall’artista, si avvicendano sulle antiche pareti del museo: «L’operazione è un po’ ambiziosa - spiega Virginia Monteverde - ho voluto mettere i turisti nella zona più dimenticata della città e clochard e trans nelle sale del Galata».
La mostra monografica di Monteverde “Come in cielo così in terra”, curata da Art Commission, è organizzata nell’ambito della Settimana dei Diritti, sotto la regia del consulente del Comune di Genova per la Città dei Diritti Nando Dalla Chiesa e nata all’interno del progetto che Monteverde svolge con la Comunità di San Benedetto al Porto.
Il progetto “Come in cielo così in terra” si potrà visitare fino al 25 luglio: la parte musealizzata, negli orari del Museo del Mare, la grande installazione nel Ghetto, ovviamente, sempre.
Un’installazione artistica nel cuore del Ghetto. Nel ventre mollo di Genova, là dove i turisti non hanno ancora imparato ad avventurarsi, in una piazza che non ha neppure nome, l’artista Virginia Monteverde monterà la propria installazione di 40 metri quadrati, tesa sulle impalcature che fasciano un edificio in ristrutturazione.
Succede il 15 luglio a Genova, nella “piazza Anonima” di vico dei Fregoso, un varco aperto dalle bombe della seconda guerra mondiale. Si tratta di un dipinto digitale, dove l’immagine si “scioglie” fondendo colori e forme. Rappresenta turisti in visita a Genova: proprio nel cuore dimenticato della città, nuovi turisti varcheranno una sorta di soglia proibita, per vedere la gigantografia, deformata, di sé stessi.
Il 14 luglio, alle 17, nell’auditorium del Galata Museo del Mare, l’inaugurazione: con il fondatore di San Benedetto, don Andrea Gallo, Nando Dalla Chiesa e Maria Paola Profumo, presidente del MuMa, Istituzione dei Musei del Mare. L’altra sezione dell’esposizione di Monteverde, una videoproiezione, è allestita nella sala della galea, al Galata. Le immagini digitali degli ultimi di Genova, trattate dall’artista, si avvicendano sulle antiche pareti del museo: «L’operazione è un po’ ambiziosa - spiega Virginia Monteverde - ho voluto mettere i turisti nella zona più dimenticata della città e clochard e trans nelle sale del Galata».
La mostra monografica di Monteverde “Come in cielo così in terra”, curata da Art Commission, è organizzata nell’ambito della Settimana dei Diritti, sotto la regia del consulente del Comune di Genova per la Città dei Diritti Nando Dalla Chiesa e nata all’interno del progetto che Monteverde svolge con la Comunità di San Benedetto al Porto.
Il progetto “Come in cielo così in terra” si potrà visitare fino al 25 luglio: la parte musealizzata, negli orari del Museo del Mare, la grande installazione nel Ghetto, ovviamente, sempre.
Nessun commento:
Posta un commento