Comincia giovedì 5 marzo la prima fase dei corsi di formazione per le operatrici telefoniche del Centro Antiviolenza. Si tratta di un primo gruppo di 12 volontarie, che verranno formate nel corso di 4 incontri settimanali. Il secondo gruppo di volontarie inizierà la prima fase entro un mese.
“La risposta al nostro invito – sottolinea Antonietta Semeria, direttore del CE.S.P.IM – è stata buona e abbiamo selezionato oltre 20 persone, a fronte di trenta richieste pervenute. Al termine del corso formativo affideremo le nostre volontarie al Centro Antiviolenza”. L’età media delle partecipanti (sono infatti tutte donne) è di 40 anni. Assistenti sociali, infermiere, animatrici, casalinghe e pensionate che intendono dedicare un po’ del loro tempo libero a una buona causa.
Anche se il Centro Antiviolenza della Provincia di Imperia sarà operativo solo a partire da fine marzo (a giorni verrà resa nota la data dell’inaugurazione), tutti gli enti coinvolti, tra i quali il CE.S.P.IM, stanno lavorando affinché questo obiettivo si concretizzi rapidamente e riesca ad assicurare anche alle donne della provincia che subiscono atti di violenza il diritto a un sostegno.
“Vista l’alta adesione di volontari, credo che sarà possibile pensare, in un futuro assai prossimo, alla nascita di una nuova associazione contro la violenza in genere – sottolinea Antonietta Semeria-. Il CE.S.P.IM ha acquisito una notevole esperienza nei progetti contro il maltrattamento e l’abuso sui minori e sulla violenza femminile. Il discorso è allargabile alla violenza verso tutti, e vorremmo incominciare a pensare alla violenza verso gli anziani, purtroppo molto frequente e su cui non si è ancora mossa abbastanza l’opinione pubblica. Il Centro Servizi favorirà la nascita di tale associazione e i promotori potranno essere i primi volontari formati in questa occasione per il Centro Antiviolenza”.
Questo, in sintesi, il percorso formativo approntato dall’IPSI di Sanremo per le aspiranti operatrici telefoniche del Centro Antiviolenza, che dovranno essere in grado di rassicurare l'interlocutrice e stabilire un primo dialogo telefonico: la prima fase, il cui percorso parte giovedì nei locali messi a disposizione della Provincia di Imperia, intende fornire una preparazione di base per costruire un punto di contatto rapido e privilegiato con le vittime, dotandole di conoscenze, tecniche e strumenti utili all’ascolto e all’analisi dei contesti dei singoli casi. L’obiettivo è attenuare velocemente gli effetti negativi della violenza e facilitare una risposta autonoma delle vittime adeguata alla situazione; la seconda fase del corso di formazione verte invece sul problem solving interdisciplinare e la progettazione di interventi. Si vuole favorire la creazione di una rete pluridisciplinare d’aiuto in un’ottica di integrazione progettuale tra i volontari del centro antiviolenza e gli operatori delle varie associazioni ed istituzioni locali competenti in materia, sviluppare e condividere metodi idonei ad agevolare lo scambio e l’integrazione di informazioni e facilitare una collaborazione efficace tra operatrici e gli enti e/o professionisti competenti nella progettazione di interventi adeguati al recupero delle donne vittime di violenza.
“La risposta al nostro invito – sottolinea Antonietta Semeria, direttore del CE.S.P.IM – è stata buona e abbiamo selezionato oltre 20 persone, a fronte di trenta richieste pervenute. Al termine del corso formativo affideremo le nostre volontarie al Centro Antiviolenza”. L’età media delle partecipanti (sono infatti tutte donne) è di 40 anni. Assistenti sociali, infermiere, animatrici, casalinghe e pensionate che intendono dedicare un po’ del loro tempo libero a una buona causa.
Anche se il Centro Antiviolenza della Provincia di Imperia sarà operativo solo a partire da fine marzo (a giorni verrà resa nota la data dell’inaugurazione), tutti gli enti coinvolti, tra i quali il CE.S.P.IM, stanno lavorando affinché questo obiettivo si concretizzi rapidamente e riesca ad assicurare anche alle donne della provincia che subiscono atti di violenza il diritto a un sostegno.
“Vista l’alta adesione di volontari, credo che sarà possibile pensare, in un futuro assai prossimo, alla nascita di una nuova associazione contro la violenza in genere – sottolinea Antonietta Semeria-. Il CE.S.P.IM ha acquisito una notevole esperienza nei progetti contro il maltrattamento e l’abuso sui minori e sulla violenza femminile. Il discorso è allargabile alla violenza verso tutti, e vorremmo incominciare a pensare alla violenza verso gli anziani, purtroppo molto frequente e su cui non si è ancora mossa abbastanza l’opinione pubblica. Il Centro Servizi favorirà la nascita di tale associazione e i promotori potranno essere i primi volontari formati in questa occasione per il Centro Antiviolenza”.
Questo, in sintesi, il percorso formativo approntato dall’IPSI di Sanremo per le aspiranti operatrici telefoniche del Centro Antiviolenza, che dovranno essere in grado di rassicurare l'interlocutrice e stabilire un primo dialogo telefonico: la prima fase, il cui percorso parte giovedì nei locali messi a disposizione della Provincia di Imperia, intende fornire una preparazione di base per costruire un punto di contatto rapido e privilegiato con le vittime, dotandole di conoscenze, tecniche e strumenti utili all’ascolto e all’analisi dei contesti dei singoli casi. L’obiettivo è attenuare velocemente gli effetti negativi della violenza e facilitare una risposta autonoma delle vittime adeguata alla situazione; la seconda fase del corso di formazione verte invece sul problem solving interdisciplinare e la progettazione di interventi. Si vuole favorire la creazione di una rete pluridisciplinare d’aiuto in un’ottica di integrazione progettuale tra i volontari del centro antiviolenza e gli operatori delle varie associazioni ed istituzioni locali competenti in materia, sviluppare e condividere metodi idonei ad agevolare lo scambio e l’integrazione di informazioni e facilitare una collaborazione efficace tra operatrici e gli enti e/o professionisti competenti nella progettazione di interventi adeguati al recupero delle donne vittime di violenza.
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