
“A causa del maltempo che ha imperversato con neve, gelo e pioggia nel nostro entroterra, la Taggiasca è caduta troppo in basso riguardo al valore che dovrebbe avere; insomma la Taggiasca perde quota giorno dopo giorno e gli olivicoltori di Chiusanico e dell’intero entroterra della provincia non stanno dimostrando solidarietà nel grido di allarme e nella protesta contro una politica economica molto sbagliata e pericolosa”. Così Paola Ghersi, ex consigliere comunale di Chiusanico, una olivicoltrice molto arrabbiata e con una terminologia poco colorita, ci ha voluto esporre il caso di attualità di questi giorni in una accalorata intervista.
“Ci vorrebbe maggiore partecipazione –prosegue la signora Ghersi- nella lotta contro l’insensibilità della politica locale perché, se continueremo ad operare in pochi e “sparpagliati”, non riusciremo a raggiungere l’obiettivo: restituire il giusto valore alla Taggiasca, che, per la sua buona qualità, da tutti apprezzata e riconosciuta come la regina delle olive, dovrebbe costare almeno 15 euro alla quarta, invece viene svenduta a pochissimi euro. Tutto questo non è tollerabile e nemmeno giusto. La nostra oliva Taggiasca ha perso e continua a perdere quota. Stiamo andando incontro a una forte crisi”.
Fatto presente che la vera e propria fregatura è la Dop, Paola Ghersi ribadisce che questa è l’unica a indicare i prezzi minimi di acquisto. Per questi motivi si vedono prodotti a prezzi molto stracciati nei supermercati. Causa principale di tutto questo, naturalmente, anche la conduzione sbagliata della politica economica locale.
Con tutta la rabbia sua personale e della collettività dei frantoiani imperiesi, aggiunge ancora che bisognerebbe fare molte più verifiche sui prodotti, perché tutta questa forte riduzione di prezzi sulle olive non viene certamente a tutelare la buona qualità della Taggiasca. La politica locale, provinciale e regionale, la Dop, le “lobby”, il gelo, la neve: tutti questi fattori hanno snaturato la regina delle olive, rivoltandosi contro i nostri olivicoltori ponentini i quali “possono e devono essere fieri della Taggiasca, un prodotto che non potrà mai avere eguali in commercio e sarà sempre la regina della nostra tavola. Dobbiamo finirla con l’olio importato da Paesi stranieri. Non possiede le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del nostro Olio extravergine di oliva. Un cucchiaio del nostro olio preso a stomaco vuoto al mattino fa abbassare il colesterolo”.
Conclude: “La terra è mia madre!”.
Francesco Mulè
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