giovedì, gennaio 05, 2012

“Poeti di Liguria in salsa jazz” Rassegna CANTORI E MUSICI DI LIGURIA



Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo Venerdì 6 Gennaio 2012 - ore 16.00 “Poeti di Liguria in salsa jazz” Rassegna CANTORI E MUSICI DI LIGURIA con Dodo Goya (contrabbasso)
Andy Dulbecco (vibrafono) Alessio Menconi (chitarra) Giorgia Brusco voce recitante
con la partecipazione di Giuseppe Conte (nella foto al microfono della giornalista Etta Barbarotto)Biglietti posto unico: euro 10.
Dodo Goya, il più noto jazz man del Ponente e Giuseppe Conte, poeta e scrittore conosciuto in Italia ed all’estero, si sono spesso divertiti ad unire il linguaggio del jazz e della poesia in un fecondo connubio.
Si rinnova la felice commistione di questi linguaggi nell’evento in programma venerdì 6 gennaio con inizio alle 16.00 trovando la complicità di un novero di artisti qualificatissimo e interamente ligure. La voce dell’attrice imperiese Giorgia Brusco si unisce alle vibrazioni jazz di tre “giganti” quali lo stesso Dodo Goya, Alessio Menconi da Genova ed il sanremese (anche se trapiantato a Milano) Andy Dulbecco.
La serata prevede l’omaggio alla poesia di Giorgio Caproni, Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro e altri seguita da un vero reading di Conte con letture di sue stesse liriche e con un tributo all’“eterno” Walt Whitman.
L’appuntamento è inserito nel programma de “Il rosso e il nero” programmazione teatrale del Casinò (che sabato 7 gennaio prosegue con lo spettacolo di Lella Costa “Arie”) ed è curato dall’associazione Jazz & Folk di Dodo Goya con la collaborazione della Cooperativa CMC.
Dodo Goya
Rodolfo “Dodo” Goya è nato a Livorno ma da sempre risiede a Sanremo. Completamente autodidatta, nella seconda metà degli anni Sessanta si è imposto sulle scene del jazz italiano come il contrabbassista forse più significativo di quel periodo. Dal punto di vista tecnico, i suoi punti di forza - sostiene il critico Arrigo Zoli - risiedono sicuramente nel sostegno efficace e vigoroso e nella bella sonorità.
Dal 1964, anno del suo esordio, ha suonato con Kenny Clarke, Johnny Griffin, Dexter Gordon, Art Farmer, Franco Cerri, Gerry Mulligan, Chet Baker, Franco D'Andrea, Enrico Rava, Philly Joe Jones, Lee Konitz ed altri ancora, esibendosi sui più prestigiosi palcoscenici europei come quelli dei festival di Montreux e Umbria Jazz, a Lubiana come a Varsavia.
Negli ultimi anni la sua attività strettamente concertistica è stata affiancata a recital musico-teatrali spesso in collaborazione con il poeta e scrittore Giuseppe Conte.
Giuseppe Conte
Nato da madre ligure e da padre siciliano, frequenta il "Ginnasio-Liceo De Amicis" ad Oneglia e sviluppa i primi interessi letterari. Si esercita in questi anni alle prime traduzioni dall'inglese, compone i primi versi, alcune opere teatrali e la bozza di un romanzo che si ispira all'opera e allo stile di Laurence Sterne che, insieme ad Omero, Shakespeare, Goethe, Foscolo e Shelley, riveste un ruolo significativo nella sua prima formazione.
Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70 sono datate le prime esperienze di lavoro nella scuola e come assistente universitario. Tiene due corsi di estetica alla Statale di Milano. Nel 1972, esce il suo primo libro, che è in nuce nella sua tesi di laurea: La metafora barocca. Viene accolto molto bene, preso come modello da Umberto Eco nel suo manuale su come si fa una tesi di laurea ed entra in tutte le bibliografie sul barocco. Negli anni settanta si impone all'attenzione della critica con due libri di poesia: Il processo di comunicazione secondo Sade (1975) e L'ultimo aprile bianco (1979) e negli anni ottanta si cimenta con successivo anche nella narrativa (Primavera incendiata e Equinozio d'autunno), cui faranno seguito, nei decenni successivi, L'impero e l'incanto (1995), Il Terzo ufficiale (2002), ecc.
Risale ai primi anni Ottanta l’impegno di Giuseppe Conte come collaboratore su importanti giornali italiani. Diventa commentatore su Stampa Sera del Lunedì, poi proseguirà la sua esperienza su Mercurio, supplemento letterario di Repubblica, poi sul Secolo XIX, dove scrive per anni in prima pagina e su Il Giornale, dove scriverà sulla pagina della cultura.
Si intensifica la produzione sia poetica sia in prosa. E' invitato sempre più spesso a fare conferenze e poetry reading in Europa e negli altri continenti. Leggerà a San Francisco e nella Bay Area, in seguito alla traduzione dei suoi libri di poesia dovuti a Anna Laura Stortoni-Hager, e man mano nei più importanti Festival del mondo, in Asia, Africa, America Latina. Nel frattempo trasferisce la sua residenza abituale da Sanremo a Nizza, che eleggerà tra le città più amate.
In quegli anni, Conte inizia la sua esperienza televisiva attraverso L’ altra Edicola di Silvia Ronchey e Giuseppe Scaraffia su RAI2, dove si produce in clips e commenti. L'esperienza televisiva prosegue su RAI1, dove Conte commenta fatti di attualità ad Uno Mattina e in seguito racconta miti occidentali e non occidentali a Casa RAI1 in venticinque puntate della trasmissione.
Continua a viaggiare, invitato sempre più spesso da prestigiose università, Berkeley, Trinity College a Dublino, Lovanio, Collège de France a Parigi, dove è presentato da Yves Bonnefoy e partecipa a letture di poesia in sempre più paesi del mondo.
Tra le ultime produzioni L’adultera, Ferite e rifioriture (con il quale vince il Premio Viareggio sezione poesia) e Terre del Mito (Milano Longanesi).

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