
Tre istruttori della Croce Rossa bordigotta, Davide Vogel, Giuseppe Vicari e Luigi Centorame hanno intrattenuto tutte le intervenute, prima teoricamente, poi praticamente, presentando il Capgemini Italia che, in collaborazione con la C.R.I., ha scelto di sostenere il progetto divulgativo e di informazione sulle manovre corrette di disostruzione da corpo estraneo e rianimazione pediatrica, organizzato per i 1500 dipendenti/professionisti di tutta Italia (con sedi a Roma, Milano, Torino, La Spezia, Bergamo). Il progetto, presente in 36 Paesi di tutto il mondo, conta, ad oggi, ben 92mila professionisti.
“Ogni anno –ha spiegato Davide Vogel- in Italia oltre 50 famiglie, secondo i dati SIP (Società Italiana di Pediatria), sono distrutte dalla morte di un bambino per soffocamento da corpo estraneo. Tutto questo avviene non solo a causa del “corpo estraneo” che i bambini hanno ingerito accidentalmente (palline di gomma, caramelle gommose, piccoli giochi, bottoni, ecc.), ma, soprattutto, perché chi li assiste, nei primi momenti, di solito, non è preparato alle giuste manovre e, involontariamente, può causare conseguenze disastrose. Sicuramente la mancanza di competenze risulta molto dannosa per il bambino. La scelta di Capgemini –ha aggiunto- è di sostenere con impegno il progetto del dott. Marco Squicciarini, medico VDS della Croce Rossa Italiana e referente nazionale e internazionale per la rianimazione cardiopolmonare pediatrica, ovviamente, investendo in professionalità.”
Varie sono le manovre suggerite dall’istruttore per disostruire completamente le vie aeree nel lattante cosciente e incosciente:
5 pacche interscapolari alternate con 5 compressioni al centro dello sterno;
Posizione neutra del capo e sollevamento del mento per ottenere la pervietà delle vie aeree;
Dopo aver posizionato il lattante, controllare se il corpo estraneo è visibile e affiora nella bocca: in tal caso rimuoverlo con le dita;
Eseguire 5 tentativi di ventilazione bocca – bocca naso, mantenendo il capo in posizione neutra.
In caso di ostruzione completa delle vie aeree nel lattante incosciente:
Proseguire l’assistenza alternando 30 compressioni toraciche a 2 ventilazioni bocca – bocca naso (rianimazione cardiopolmonare) in attesa dei soccorsi già allertati.
In caso di ostruzione parziale delle vie aeree, se il bambino riesce a piangere, a tossire, a parlare:
incoraggiare il bambino a tossire e mantenere la posizione che preferisce.
In caso di ostruzione completa nelle vie aeree nel bambino cosciente:
alternare 5 pacche interscapolari energiche con via di fuga laterale con 5 compressioni sottodiaframmatiche e continuare fino alla disostruzione.
In caso di ostruzione completa delle vie aeree nel bambino incosciente, se queste manovre non hanno successo e il bambino perde coscienza, cambiare metodo, adagiandolo su un piano rigido, estendendo il capo (modica estensione, ovvero allertare immediatamente il 118), senza abbandonare il bambino; proseguire l’assistenza, alternando 30 compressioni toraciche a 2 ventilazioni bocca a bocca (rianimazione cardiopolmonare) in attesa dei soccorsi.
Un appello conclusivo degli istruttori della C.R.I. alle educatrici, ai genitori e a chi si trova malauguratamente ad assistere il bimbo: “L’inalazione di un corpo estraneo in età pediatrica è un evento relativamente frequente e rappresenta un’emergenza il cui rapido trattamento può prevenire conseguenze talora fatali, dovute alla completa ostruzione delle vie aeree. L’inalazione di corpi estranei è causa ogni anno di circa il 27 per cento di tutte le morti accidentali dei bambini al di sotto dei 4 anni di età.”
A fine corso un delizioso buffet offerto dalla direttrice della struttura, Alessandra Matarazzo, la quale, molto soddisfatta del successo registrato dal singolare evento, si è sentita in dovere di ringraziare quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’incontro.
Francesco Mulè
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