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Lavorò, infatti con mostri sacri del calibro di Ray Charles e Frank Sinatra e soprattutto con Julio Iglesias che all’epoca muoveva i primi passi nel mondo della musica. Fu in quel periodo che, gli dettero il soprannome di AL, un po’ per nostalgia della sua città di origine (Alessandria), un po’ per l’ assonanza con Al Capone.Questo soprannome gli è rimasto tuttora come pure gli è rimasto il tocco spagnolo che molti chitarristi cercano invano di copiare.Quando tornò in Italia, all’ inizio degli anni ’80, incontrò il concittadino Eugenio Del Sarto che aveva già esperienze internazionali come autore e compositore e per prima cosa i due, inconsapevolmente, rivoluzionarono il mondo della musica da ballo scrivendo Suona Chitarra. Da allora la collaborazione è continuata fino ai nostri giorni ed ha dato alla musica italiana, soprattutto quella che si ascolta nelle balere, una serie di canzoni che ormai sono nella mente e nel cuore di tutti gli appassionati di questo genere.
Ad un certo punto però, a grande richiesta di impresari e ascoltatori che lo apprezzavano solo per Radio, Al Rangone ha dovuto costituire una sua Orchestra ed incominciare nuovamente ad esibirsi nei locali e nelle feste di piazza. Ora infatti, in qualità di interprete Al Rangone gode di una popolarità assolutamente straordinaria fra le migliaia e migliaia di persone che frequentano abitualmente le sale da ballo di tutta Italia. Le sue cassette e CD toccano dei picchi di vendita insospettabilmente alti, nell’ ordine delle decine di migliaia di copie ma, stranamente, e questo forse è un altro dei misteri italiani, le classifiche ufficiali di vendita non tengono assolutamente conto di questo mercato parallelo.
I dischi che ha inciso in questi anni, tutti prodotti con il suo co-autore Eugenio Del Sarto, sono una decina più alcune raccolte di successi. La prima, incisa pochi mesi dopo il suo rientro dalla Spagna conteneva Suona Chitarra e, fra le altre, Quell’uomo sono io , che è un po’ il suo ritratto di artista.
Sull’ onda del successo di Suona chitarra le richieste di canzoni da parte di piccole e grandi orchestre non si fecero attendere e quindi tutti i grandi nomi del ballo, da Bagutti a Bastelli, da Titti Bianchi a Patrizia, da Zilioli a Levrini e mille altri ancora, incisero canzoni di Rangone e Del Sarto.
Dopo il CD E’ ola vita che vafatto con la Sugar, che, nonostante fosse un passo più avanti al gusto del pubblico delle sale da ballo ha avuto un grande successo di vendita in tutta Italia, arriviamo ai giorni nostri.
Youtube.com : http://www.youtube.com/watch?v=3LISP1De3Lk
www.alrangone.com
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