
Come si ricorderà l'associazione, unica in Italia, aveva sollevato poche settimane fa il problema degli effetti collaterali legati alla visione con occhiali 3D nelle sale cinematografiche, e aveva denunciato ai Nas l'assenza del marchio CE sugli occhialini, così come la circostanza che in numerosissime sale gli occhiali fossero riciclati e passassero da uno spettatore all'altro, con grave rischio igienico.
Oggi il Ministero della Salute ha diffuso il parere del CSS che testualmente afferma:
"non sussistono controindicazioni cliniche all'utilizzo degli occhiali 3D per la visione di spettacoli cinematografici, purchè condizionato a moderati periodi di tempo, da programmare prevedendo l'interruzione della proiezione del filmato proporzionalmente alla sua durata complessiva'
"Rilevato che:
- qualche disturbo di ordine funzionale, senza determinare danni o patologie irreversibili, può insorgere in soggetti di tenera età, sia perchè ancora la visione binoculare non è presente o non è del tutto consolidata, sia perchè essi possono essere affetti da strabismo o da ambliopia o da altro difetto visivo (diagnosticato o meno), sia perchè possono trovarsi in fase di riabilitazione del visus;
- tali disturbi possono riguardare anche gli adulti qualora lo spettacolo, osservato in stereopsi, si prolunghi per un tempo eccessivo senza interruzione di continuità;
- il rischio di trasmissioni di infezioni batteriche e virali, derivanti dalla utilizzazione inadeguata di questi occhiali nella sequela della distribuzione agli spettatori, tende ad aumentare;
ESPRIME PARERE
Che, per la visione di spettacoli cinematografici, l'utilizzo di Occhiali 3D sia:
- controindicato per i bambini al di sotto dei 6 anni di età
- limitato nel tempo per gli adulti
- garantito con fornitura del tipo monouso agli spettatori
Per effetto di tali decisioni - spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - già da domani non sarà possibile la visione di film in 3D in quei cinema che non utilizzano occhiali monouso. Non solo. Anche i cartoni animati e i film per bambini subiranno serie ripercussioni, essendo assolutamente controindicata la visione con tali occhiali ad un pubblico di età inferiore ai 6 anni. Pur avendo il Consiglio Superiore di Sanità accolto parte delle nostre richieste, non possiamo dirci soddisfatti - prosegue Rienzi - Gli occhiali in 3D, infatti, a differenza di quanto sostiene il Consiglio devono considerarsi a tutti gli effetti occhiali, e come tali essere muniti di marchio CE come prevede la legge. A tal fine incaricheremo le Procure della Repubblica di tutta Italia di intervenire a tutela della salute degli spettatori'.
Sul blog del Presidente Codacons www.carlorienzi.it è possibile leggere integralmente il parere del Consiglio Superiore di Sanità. (fonte Codacons)
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