lunedì, marzo 15, 2010

Antonella Clerici era contraria all'inizio al trasferimento di "Ti lascio una canzone" da Sanremo a Napoli

Antonella era contraria all'inizio al trasferimento di "Ti lascio una canzone" da Sanremo a Napoli: "Non volevo - spiega a Il Mattino - ma sono in Rai dall'86 e mi sento legata ai suoi lavoratori. A Sanremo ce n'erano alcuni di Napoli, che mi hanno spiegato l'importanza di rilanciare il suo Centro di produzione. Allora Ok, vengo, ho risposto. E so che sarò accolta con affetto e calore. E' importante il luogo, che deve avere un allure, come l'Ariston a Sanremo, o l'Auditorium di Napoli col suo pubblico di sangue caldo".
Sulle novità della terza edizione: "Ci saranno anche motivi degli anni Ottanta e Novanta, non quelli contemporanei, però, perché i ragazzi già li conoscono; e poi mi piace il contrasto tra canzone vecchia ed età giovanissima. Titoli? Con il nastro rosa di Battisti, E tu di Baglioni, Loves in the air e la disco music. Inviterò Gigi D'Alessio, mi piacerebbe avere Edoardo Bennato con L'isola che non c'è, perché 'ste canzoni devono anche essere adatte all'età di chi le canta. Ah, avremo i Tre Tenorini. Dal mio Sanremo certamente Valerio Scanu, forse Noemi, Irene Grandi, Cristicchi... e ci sarà Sylvie Vartan, perché la mia sigla, Buonasera buonasera, è sua".
E sull'esperienza del Festival: "È stato un successo perfetto. Come se ogni cosa si fosse incastrata esattamente nelle altre con magico accordo. La puntata più felice è stata quella del venerdì, costruita puntando sui giovani. Abbiamo portato a Raiuno il pubblico che le manca. Perciò sto pensando a un programma musicale che senza trascurare il target della rete attragga spettatori più giovani. Se la Rai vuole un futuro deve costruirlo". (fonte www.antonellaclerici.fan-club.it)

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