
Il “giardiniere di Calvino” alla kermesse di Torino per l’incontro “Il mago dei giardini”, lunedì 18 maggio alle 16 (spazio Caffè letterario). Libereso Guglielmi presenterà il suo libro di ricette “Oltre il giardino” (Edizioni Socialmente). Intervengono Elena Accati e Carla Sacchi FerreroPer anni è stato il giardiniere/botanico della famiglia Calvino, tanto da poter dire che “nel Barone rampante ci sono anch’io”. Ora Libereso Guglielmi, a 83 anni, apre le porte del suo giardino, una vera oasi nel cuore di Sanremo. Il risultato è un libro di ricette che hanno come ingredienti fiori e piante: una celebrazione della natura da parte di uno dei suoi massimi difensori.Libereso Guglielmi è stato allievo di Mario Calvino, padre del più celebre Italo, botanico e direttore negli anni ’20 della Stazione sperimentale di floricoltura di Sanremo. Nel giardino di Villa Meridiana, dove Calvino padre raccoglieva piante da tutto il mondo e dove il figlio Italo ambientava “Il barone rampante”, Libereso era di casa, fin dall’età di 14 anni.Ora che di anni ne ha 83, Libereso Guglielmi è uno dei massimi esperti di botanica. La sua vita, a metà fra letteratura e natura, ora trova una sintesi nel suo primo libro: “Oltre il giardino”. Pubblicato dalla casa editrice Socialmente, è una raccolta di ricette – accompagnate dai disegni dello stesso Libereso – nate nella piccola oasi verde che il giardiniere coltiva nel cuore di Sanremo. Una “giungla”, più che un giardino, dove crescono 400 varietà di piante provenienti da tutto il mondo, a cominiciare dall’immenso avocado piantato da Mario Calvino.Raccolte da Claudio Porchia, le ricette di Libereso partono tutte da un ingrediente del suo giardino: un frutto, un ortaggio, ma soprattutto fiori. Ecco allora la crema di rose, l’omelette di taraxum, i fiori di sambuco fritti. Ma anche ricette recuperate dal passato, come quella della conserva di fiori di borragine (una ricetta che risale al 1655) o del finocchio marino, che Libereso definisce “una delle più antiche piante da cucina, conosciuta fin dal Medioevo”, e poi i mille usi che i Romani facevano del papavero rosso. “Oltre il giardino” è perciò molto più di un libro di ricette: è un atto d’amore per la natura e per la sua varietà, un viaggio alla riscoperta di conoscenze antiche e di un diverso rapporto fra l’uomo e il suo habitat.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.