
Per l'associazione dei consumatori è evidente che il problema principale è la salvaguardia del reddito dei consumatori, ma bisogna tenere presente che se in questi anni le famiglie hanno perso potere d'acquisto è perchè i prezzi, a differenza degli stipendi e delle pensioni, sono raddoppiati dal 2002 ad oggi.
Ebbene, le liberalizzazioni degli orari e delle aperture dei negozi servono anche ad aumentare la concorrenza nel settore commerciale e, per questa via, ad abbassare i prezzi e premiare i commercianti più competitivi.
La verità è che da alcuni anni si coglie l'occasione del primo maggio per strumentalizzare un tema importante come l'apertura dei negozi a fini squisitamente politici, sia da parte di chi vuole lasciarli aperti non tutte le domeniche, ma guarda caso proprio e solo il 1° maggio, sia da parte di chi vi si contrappone con identiche barricate, altrettanto ideologiche.
Per svelenire questo solito clima da guelfi e ghibellini, basterebbe accettare la proposta che il Codacons fa da decenni: dare la possibilità ai negozianti di qualunque comune (non solo a vocazione turistica) di poter aprire i negozi 24 ore su 24 e per 365 giorni all'anno, oltre a saldi liberi e vendite sottocosto libere. In tal modo aumenterebbe la concorrenza e nessuno parlerebbe più del primo maggio. (fonte Codacons)
io non condivido per niente il suddetto intervento in quanto commessa in un negozio. vorrei che qualcuno parlasse anche di tutelare la festività e il diritto di riposo domenicale, il diritto di poter avere una vita sociale, religiosa e famigliare. sono mamma di 2 bambine piccole e vorrei almeno la domenica stare con la mia famiglia!!!!!
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